Avezzano. Nuova colata di cemento su Via Kolbe, nella quartiere di Borgo Pineta. Un palazzo di grosse dimensioni, infatti, è in via di realizzazione su un’area, privata, all’incrocio fra la stessa via Kolbe e via degli Arditi. Una costruzione che va ad inserirsi su una strada decisamente piccola ma dove, in un raggio di venti metri, sorgono diversi palazzi e attività commerciali per diverse centinaia di persone che vi risiedono abitualmente. E tutto intorno, peraltro, vi sono altri palazzi che insistono, come utenza stradale, proprio sulla piccola arteria. “Questa via – fanno notare dal quartiere – d’inverno è costantemente all’ombra e proprio a quell’incrocio sono numerosi gli incidenti stradali a causa della scarsa visibilità e del ghiaccio che si forma sull’asfalto nella notte fino a mattino inoltrato. Una situazione che può verificarsi anche in questo periodo. Per non parlare, poi, quando nevica”. I residenti fanno notare, peraltro, che via degli Arditi, benché non esattamente ampia è a doppio senso di circolazione e senza divieti di sosta. In mezzo a questo dedalo di strade e palazzi sorgono ben tre asili e la scuola elementare Don Bosco. I residenti temono che l’arrivo di quest’altro palazzo, che porterà altri residenti, altre attività e altri uffici, possa peggiorare la situazione della sicurezza e della viabilità. Ma la preoccupazione riguarda anche un’area adiacente a quella interessata dal nuovo colosso di cemento. Si tratta dell’area comunale dove sorgeva il cosiddetto “ospedaletto”. Recentemente bonificata, ora è in attesa di una destinazione. Da via Kolbe si teme che possa essere venduta a privati per ospitare addirittura un edificio ancora più grande “che toglierebbe completamente la luce a questa strada finendola di intasare”, sostengono i residenti. I cittadini del quartiere, quindi, chiedono che il Comune verifichi la compatibilità di questa nuova costruzione con la situazione ambientale della zona ma, prima di tutto, che l’area pubblica sia destinata ad un centro polifunzionale per attività rivolte a giovani e anziani del quartiere, che non dispongono di alcun punto di ritrovo e attività per il tempo libero, eccezion fatta per parrocchia, sale slot e scommesse e bar, comprensiva di una palestra per la vicina scuola elementare Don Bosco i cui alunni sono costretti a migrare in altre strutture cittadine per le ore di attività fisica. Infine, nella stessa area, nella parte retrostante il villino Cimaorsa, sempre più in degrado e fatiscente in attesa di qualche benefattore che lo restauri e ristrutturi, e all’angolo fra via Kolbe e via Don Minzoni, vi sono tre aree, due private e una pubblica che versano in totale stato di abbandono e degrado dove insistono rifiuti di ogni tipo.