Luco dei Marsi. Ci siamo. Nunzia e Luci sono giunte in Puglia e tra difficoltà e pioggia stanno portando a termine la loro avventura che non smette mai di stupire. “Da Lesina avevamo intenzione di raggiungere la costa, per uscire dal tratto di Puglia più disabitato e anche meno lineare dal punto di vista delle strade”, hanno raccontato le due ragazze, “la giornata che ci aspettava avrebbe messo seriamente alla prova questa determinazione. Appena lasciato il bed and breakfast ed uscite dal paese ha iniziato a piovere. La strada per Apricena attraversa, trasalite e discese, solo cave di pietra e sedi di autotrasporti e il vento contro ci gonfiava gli impermeabili e ci tirava indietro. Dopo 3 ore e mezza di strada, tra cui tratti sterrati, cani che ci abbaiavano correndoci dietro, e la pioggia che cresceva di intensità abbiamo deciso di chiedere asilo in una casa lungo la strada. All’inizio perplessi Michele e Pina ci hanno fatto sedere sotto il portico, poi parlando di consigli sulla strada ci hanno invitato a fermarci a pranzo; nell’attesa Michele ci ha parlato del lavoro nell’azienda agricola e ci ha fatto visitare la serra e l’officina.La sosta è stata fondamentale per far passare il momento di pioggia battente e ricaricarci un po’. Siamo ripartite, sotto la pioggia,coprendoci alla meglio con impermeabili e sacchetti vari, con ancora almeno 30 km da fare prima di trovare la costa e un paese dove cercare da pernottare. Fortunatamente la pioggia è passata, e il Tavoliere delle Puglie ancora si stendeva glorioso di colori primaverili tutto attorno a noi, finché non abbiamo raggiunto la costa un po’ più a sud di Manfredonia. Già scendeva il sole quando ci siamo fermate sulla spiaggia di Zapponeta, ma abbiamo raccolto le forze per arrivare a Margherita di Savoia, costeggiando i laghi delle saline abitati da fenicotteri e aironi. Lungo la strada ci siamo incontrate con Vittorio e Ornella, scesi in camper da Bologna per qualche giorno di condivisione della nostra avventura. L’ultima ciliegina tragicomica è stata il tratto di pista ciclabile che corre ai lati degli ultimi km prima di Margherita di Savoia. Parte piena di buone intenzioni, ma dopo poche centinaia di metri diventa una foresta di vegetazione incolta,in cui il passaggio è ridotto a una decina di centimetri, senza un solo pertugio nel guardrail da cui tornare in strada. Andare a cenare con Vittorio e Ornella a Barletta è stato un grande piacere, ma la stanchezza ci pesava solennemente sugli occhi e sul corpo. Domenica tappa “breve”, 80km fino al capoluogo di regione, alla ricerca della vera focaccia barese”.