Avezzano. Notifiche e multe mai consegnate, condannata donna di Avezzano. Destinatari costretti a pagare somme esorbitanti a causa di more e multe che arrivavano per cartelle mai saldate. Con queste accuse è stata condannata una donna di Avezzano, L.D.B., 43 anni, che doveva rispondere di falsità materiale e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale. I fatti risalgono a ben 13 anni fa e per tale motivo i reati potrebbero prescriversi a breve.
Secondo l’accusa la donna, tra la fine del 2007 e gli inizi del 2008 lavorava per una società che si occupava di notificare pagamenti per conto dell’ente incaricato della riscossione dei tributi su tutto il territorio italiano. Secondo l’accusa, però, la dipendente, invece di notificare i documenti, li distruggeva attestando di averli consegnati, oppure di aver ricevuto un mancato ritiro. Sempre secondo la tesi della procura di Avezzano, i destinatari, rimanendo ignari di dover pagare, si ritrovavano successivamente somme raddoppiate, triplicate e anche decuplicate da sostenere.
Alla fine, dopo la denuncia di alcuni dei destinatari, erano state avviate le indagini e, ricostruendo l’iter della documentazione, tutto portava all’avezzanese che era stata denunciata, finendo poi sotto processo. Un procedimento durato ben 13 anni e che ora è arrivato alla sentenza, emessa dal giudice monocratico Marianna Minotti. In un caso l’imputata, difesa dall’avvocato Antonio Pascale, è stata assolta perché il fatto non sussiste. In un altro caso, invece, il reato si è prescritto. Alcune delle parti civili erano difese dagli avvocati Rosita Di Lorenzo, Luca e Pasquale Motta.
Per altre consegne mai eseguite è stata invece condannata, esclusa la recidiva e con attenuanti generiche, a un anno e sette mesi, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno provocato alle parti civili con una provvisionale di 500 euro a testa più le spese di costituzione.