Rocca di Botte. Con sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Avezzano Stefano Venturini, l’allora sindaco di Rocca di Botte Renato Pietroletti era stato condannato a 600 euro di multa, oltre al risarcimento dei danni ed alla rifusione delle spese legali, per diffamazione aggravata ai danni di Battisti Silvana, nota consigliere comunale di minoranza. I fatti risalivano al 2010: giunta in ritardo alla seduta del consiglio comunale del 19 giugno 2010, la Battisti inviò una lettera al sindaco Pietroletti nel tentativo di essere giustificata dalla assenza per “motivi familiari seri”.
Con sua nota ufficiale inviata alla Battisti, al segretario comunale, al capogruppo consiliare di minoranza Luciano Camerlengo ed alla prefettura dell’Aquila, il sindaco comunicava alla Battisti che la giustificazione non poteva essere accolta per una serie di ragioni, soprattuto non ritenendo vera la addotta giustificazione, sottolineando in merito la non correttezza del comportamento della Consigliera e richiamandola ad una maggiore responsabilità istituzionale propria del suo ruolo. La Battisti si era sentita offesa dal contenuto della missiva ed ebbe a querelare il sindaco. La notizia della condanna del sindaco, aveva avuto una vasta eco a Rocca di Botte dove le polemiche e gli scontri tra il sindaco e l’opposizione, con la Battisti in testa (nel frattempo deceduta), sono state frequenti e hanno interessato anche la giustizia amministrativa e quella penale. La difesa del Sindaco ha ribadito in Corte D’Appello a L’Aquila la correttezza del comportamento dello stesso avendo egli agito improntando la sua attività all’assoluto rispetto delle regole, adempiendo peraltro a dei doveri e sicuramente senza aver voluto diffamare la Battisti. La Corte ha fatto propria la impostazione difensiva e, ribaltando il verdetto di primo grado, ha mandato assolto l’ex sindaco. L’imputato è stato difeso dall’avvocato Gianclemente Berardini mentre la parte civile Battisti prima ed i suoi eredi dopo, dall’avvocato Giovanni Marcangeli.