Dai social e dai media sono stati decimati i no vax e si sono moltiplicati i Putiniani.
E ho anche il dubbio che, in buona parte (non in assoluto), coincidano.
È come se chi prima era convinto dell’esistenza di una cospirazione sanitaria prodotta dell’occidente, ora è fissato sull’ipotesi di un complotto geopolitico architettato dall’occidente e del capitalismo, che rappresenterebbero il male.
Entrambe le categorie, qualora fossero distinte, sono popolate da persone “agguerrite”, irrispettose di chi non la pensa come loro, sospettose e complottiste, sicure che dietro a ogni fatto storico, sia esso la pandemia sia esso guerra, ci siano delle forze oscure che manovrano l’umanità.
Così come c’erano i negazionisti dell’efficacia dei vaccini, ora ci sono i negazionisti della guerra.
Ho letto addirittura di persone convinte che l’ospedale è abbattuto dalle bombe russe fosse stato trasformato in una base militare degli ucraini.
Tutto questo è sconvolgente.
In molti continuano a dire che Putin non è pazzo, e probabilmente non lo è, ma aggiungono che è astuto, intelligente.
Ma quale intelligenza serve per attaccare e bombardare la nazione confinante al solo fine di arrivare a una ricomposizione sociogovernativa.
Sia chiaro, non condivido neanche la corsa ad armare l’Ucraina e non condivido chi sostiene che l’Ucraina sia il bene e che il comico Zelensky sia Che Guevara. Perché in un conflitto bellico nessuno è totalmente e assolutamente innocente. Un pizzico di responsabilità è da entrambe le parti.
Però da qui a giustificare la strage di innocenti ce ne passa.
E che ci siano persone che solo possano avere dubbi su questo punto, è sconvolgente.