Avezzano. Per il Comitato No Power Crop e le Associazioni Fare Verde e WWF Abruzzo Montano sono allarmanti i toni della comunicazione che il Prefetto Alecci ha rivolto lo scorso 31 marzo alle parti coinvolte nella realizzazione della mega centrale Power Crop. La comunicazione del Prefetto, in qualità di commissario ad Acta nominato dal Governo per “sbloccare” l’iter autorizzativo della centrale, nell’annullare l’incontro previsto per oggi 2 aprile con le parti sociali contrarie alla centrale, riporta una preoccupante presa di posizione del Comitato Interministeriale costituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per sovrintendere alla riconversione del settore degli zuccherifici. Questa centrale s’ha da fare: questo è il messaggio chiaro e forte che arriva da Roma. Per il Comitato Interministeriale occorre individuare una nuova area alternativa in grado di aggirare il parere negativo dei tecnici della Regione Abruzzo reso in “Conferenza di Servizi” lo scorso 24 marzo e allontanare dai tavoli concertativi le opinioni contrarie a questa opera insostenibile, inutile e dannosa. A decidere dovranno essere solo le parti coinvolte nell’accordo del 2007, cioè Regione, Provincia, Comune di Celano, Power Crop e sindacati CGIL-CISL-UIL: soggetti che in gran parte sono stati e sono ancora favorevoli alla centrale. Alle Amministrazioni di Luco dei Marsi ed Avezzano, ai cittadini, alle associazioni e agli agricoltori non resta che “prendere atto delle valutazioni espresse dagli Organismi centrali”, ovvero delle decisioni autoritarie e antidemocratiche del Governo Renzi. “I cittadini devono sapere che, oltre ai nostri ricorsi al TAR, è pendente anche un ricorso della Regione Abruzzo in Corte Costituzionale contro la nomina del Commissario ad Acta da parte del Governo Renzi e l’udienza è fissata per il 7 luglio” afferma Massimo De Maio, già presidente nazionale di Fare Verde “se oltre a questa accelerazione imposta dall’alto, consideriamo i finanziamenti del Gruppo Maccaferri al Ministro Galletti per la sua campagna elettorale, si delinea un quadro inquietante per la democrazia e lo Stato di diritto”. “Che il parere negativo della Conferenza di Servizi, per quanto importante, non chiudesse la partita Power Crop lo abbiamo detto fin dal primo momento” aggiunge Sefora Inzaghi, portavoce del Comitato No Power Crop, “adesso diventa ancora più urgente una netta presa di posizione politica della Regione Abruzzo. L’occasione per esprimerla è il consiglio regionale straordinario sulla questione Power Crop del 9 aprile”. “Facciamo appello al senso di responsabilità di tutti i consiglieri regionali” conclude Tiziano Collacciani, presidente dell’associazione WWF Abruzzo Montano, “tra Ombrina, Power Crop, gasdotto Snam, centrali idroelettriche e a biomassa, il territorio abruzzese è oggetto di un attacco senza precedenti. la Politica deve dirci se concepisce ancora l’Abruzzo come Regione Verde d’Europa oppure se ci aspetta un futuro nero fumo tra opere anacronistiche e speculative”. Mentre continua l’opera di informazione e sensibilizzazione del territorio, associazioni e Comitato No Power Crop annunciano che saranno a L’Aquila in occasione del consiglio straordinario del 9 aprile per far sentire, ancora una volta, quella voce che il Governo centrale vorrebbe zittire.