Pescina. Il Consiglio Comunale, nella seduta del 13/08/2014, su proposta del Sindaco Antonio Iulianella, già assessore al Bilancio e tributi nella Giunta Maurizio Di Nicola ora consigliere regionale, ha deliberato l’azzeramento della tassa sui tributi servizi indivisibili (TASI) per l’anno 2014. La legge di stabilità n. 147 del 27/12/2013, continuando a trasferire la fiscalità e quindi le responsabilità sugli Enti Locali, iniziando con il federalismo municipale, ha introdotto l’Imposta Unica Comunale (IUC). La nuova imposta unica, che tanto unica non è, si compone di Imu (la vecchia Ici), di Tari (ex Tares, Tarsu) e della nuova Tasi. Quest’ultima è sostanzialmente una nuova tassa (con calcoli che ogni contribuente deve farsi da sé in quanto il comune non manda nulla di precompilato), dovuta a partire dall’anno 2014, con scadenze 16 giugno (posticipata ad ottobre) e 16 dicembre, da chiunque occupi locali, proprietari o inquilini, e si applica su tutti i fabbricati esistenti sul territorio comunale (abitazioni, negozi, uffici, capannoni) comprese le pertinenze (box, cantine, depositi), nonché sulle aree fabbricabili.
Il Comune di Pescina, pertanto, per l’anno 2014 non applicherà la TASI e nulla quindi sarà dovuto dai nostri contribuenti.
Il provvedimento segue il programma di mandato dell’Amministrazione Comunale teso a ridurre il livello di tassazione sui cittadini, secondo i limiti e le possibilità che il governo nazionale riserva ai comuni.
Per i nuclei familiari e per le attività produttive significa un risparmio notevole in un momento di difficoltà economica nazionale. Abbiamo siglato, sin dall’inizio del nostro insediamento, un patto importante con i nostri cittadini che permette di pagare meno se tutti lo fanno, con l’intenzione di intensificare le azioni di contrasto all’elusione e all’evasione fiscale per i tributi comunali. Quindi se pagano tutti, tutti pagano di meno.
Nonostante il Comune è obbligato a fronteggiare il problema degli altri tagli imposti dai provvedimenti di spending review (riduzione della spesa) dal 2011 in poi, e considerato che, anche nel corrente anno i trasferimenti di denaro dallo Stato sono ulteriormente diminuiti, siamo riusciti ad evitare questo ulteriore sacrificio.
I tagli statali e i vincoli imposti dal Patto di Stabilità interno introdotto dall’anno 2013 (mai applicato al comune di Pescina), impediscono e limitano notevolmente gli investimenti, le manutenzioni straordinarie e le opere pubbliche. Abbiamo risparmiato tanto nel corso di questi tre anni, ottenuto positivi ed ottimi risultati di amministrazione ed ora non possiamo utilizzare queste risorse, congelate per provvedimenti imposti dall’Europa e recepiti dallo stato italiano. Tuttavia con l’ingresso in sperimentazione volontaria dal 2014 per la nuova contabilità pubblica (obbligatoria da gennaio 2015 per tutti i comuni d’Italia), sono state liberate, a seguito di un riconoscimento di “premio” dallo Stato, delle sufficienti somme utili alla realizzazione di qualche investimento. Pertanto siamo riusciti ad evitare ed eviteremo, fin quando concesso e possibile, di ricorrere a ingiustificati aumenti di prelievi fiscali, lasciando invariate tutte le aliquote e le tariffe relative agli altri tributi, applicando solo le percentuali minime ed obbligatorie dettate dallo Stato (Imu, Tari, Tosap, addizionale e pubblicità). Anche il ticket mensa scolastica, ormai bloccato ad Euro 1,80 a pasto giornaliero, è notevolmente ridotto rispetto alla media dei comuni italiani e con il taglio del 30% delle nostre indennità di carica, (provvedimenti adottati già dal 2011), abbiamo favorito, nei limiti del possibile, l’occupazione temporanea di cittadini disoccupati.