Avezzano. Niente gite scolastiche per chi frequenta il liceo scientifico. Alcuni genitori di studenti del liceo scientifico Vitruvio Pollione di Avezzano denunciano una situazione che sta generando malcontento.
I ragazzi dell’Istituto Vitruvio privati delle gite di istruzione: è quanto denunciano diversi genitori, che esprimono preoccupazione e delusione per questa decisione. “Nel corso degli anni, l’unica gita scolastica organizzata dallo Scientifico Vitruvio Pollione è stata una breve escursione che non ha soddisfatto le aspettative degli studenti”, ha raccontato un padre. “Da allora, non sono state organizzate altre attività simili, lasciando gli studenti senza la possibilità di vivere esperienze formative al di fuori delle aule scolastiche. Le giustificazioni che ci vengono fornite, come la “grande mole di studenti” o la “mancata collaborazione dei docenti”, mi sembrano scuse prive di fondamento. Come fanno altre scuole, anche in città molto più grandi, a garantire esperienze simili nonostante la mole di studenti? Inoltre, altre scuole della zona sono in grado di organizzare gite con pernottamenti e a distanze considerevoli, mentre nella nostra scuola siamo costretti a restare confinati dentro le mura”.
“Questa situazione è diventata motivo di malcontento tra gli studenti”, hanno spiegato alcuni genitori, “che si sentono esclusi da una parte fondamentale della vita scolastica, mentre altre categorie di studenti, come quelli che frequentano corsi particolari, sembrano avere il privilegio di uscite scolastiche riservate. È davvero deludente vedere come una scuola, che dovrebbe occuparsi del benessere e della formazione di tutti, non si preoccupi di offrire esperienze che vadano oltre la routine quotidiana. Purtroppo, anche la preside, che dovrebbe essere un punto di riferimento per gli studenti, non sembra prendere provvedimenti concreti per risolvere questa situazione, alimentando il disappunto tra gli studenti e le loro famiglie”.
“Mi auguro che questo reclamo possa ottenere la visibilità che merita”, ha dichiarato un genitore, “per sensibilizzare le autorità scolastiche a prendere provvedimenti e garantire a tutti gli studenti pari opportunità di crescita”.