Avezzano. Non si placa la polemica sul mancato inserimento nella Marsica nel piano di finanziamenti 107.3c per lo sviluppo delle aziende. I consiglieri regionali Emilio Iampieri di Forza Italia e Gianluca Ranieri del Movimento 5 Stelle hanno ritenuto, in accordo con i rispettivi gruppi consiliari, di presentare al Consiglio Regionale una risoluzione mirante al ripristino della distribuzione dei suddetti aiuti così come previsto prima della delibera. “Appare infatti assurdo che, proprio laddove si riconosca un’oggettiva situazione di difficoltà”, hanno commentato i consiglieri, “si decida di privare il territorio di un sostegno economico che potrebbe incentivarne la ripresa, evocando la futura applicazione di vaghe iniziative a carattere sperimentale: i nuovi strumenti, saranno infatti i benvenuti, quando vi saranno, per quei territori, sufficienti garanzie anche dal punto di vista del sostegno economico-finanziario. Invitiamo pertanto anche i consiglieri di maggioranza che nei giorni scorsi hanno manifestato la loro contrarietà alla delibera menzionata, a passare dalle parole ai fatti e a votare la risoluzione presentata, quando la stessa sarà discussa in consiglio”. E’ stata presentata al Consiglio regionale un’interrogazione a firma del consigliere del Nuovo Centrodestra, Giorgio D’Ignazio, riguardante l’esclusione della Marsica dai fondi UE 2014/2020 art 107.3.C.. “Così come aveano annunciato i colleghi consiglieri provinciali del Ncd Pasqualino Di Cristofano e Felicia Mazzocchi, questa mattina è stata depositata un’interrogazione consiliare rivolta al Presidente D’Alfonso per chiedere le motivazioni che hanno indotto questa giunta regionale ad escludere la Marsica dai benefici dei fondi UE del 107.3.C. – afferma D’Ignazio – Ci rammarica dover constatare che questa Amministrazione di centrosinistra ha modificato una precedente decisione del maggio scorso della Giunta Chiodi per escludere la Marsica da tali benefici, che riteniamo vitali per l’economia aziendale di questo territorio. Il Nuovo centrodestra – conclude D’Ignazio – si batterà per difendere gli interessi di questa importante area abruzzese”. Gli amministratori marsicani di centro destra dicono no con forza alla esclusione della Marsica dai fondi UE dedicati alle aree di crisi, conosciuti come fondi ex articolo 87.3.c. Dalla sala consigliare del comune di Magliano dei Marsi, riuniti su invito dell’assessore al bilancio Antonio Morgante, hanno chiesto alla giunta regionale attuale, e in particolare all’assessore alle attività produttive Giovanni Lolli, un impegno a correggere la delibera regionale con cui la Marsica è stata ingiustificatamente esclusa, ovvero a confezionare un pacchetto compensativo di pari valore a valere sugli altri fondi europei della programmazione 2014-2020. Tra i presenti in sala e tra coloro che hanno inviato messaggi di sostegno, il Sindaco padrone di casa, Gianfranco Iacoboni, con molti altri amministratori maglianesi, il Sindaco di Tagliacozzo, quello di Oricola, di Carsoli, il capogruppo di FI al comune di Avezzano, Mariano Santomaggio e tanti altri amministratori Marsicani. “Non ci pieghiamo ad inutili e dannose lotte di campanile tra i territori della provincia dell’Aquila – ha dichiarato l’assessore Morgante – ma ci attendiamo azioni di equilibrio, senza furbesche sveltine, anche in considerazione di tutti i fondi che andranno a beneficio delle varie aree, compresi i 200 milioni dedicati alle attività produttive che sono previste dalle risorse della ricostruzione”. “Molti investitori sono pronti a venire da noi – ha evidenziato il Sindaco di Carsoli Domenico D’Antonio – e quindi la disponibilità di risorse europee per facilitare gli investimenti saranno di capitale importanza per il futuro”. La Giunta Regionale ha cancellato dalla mappa dei comuni beneficiari Avezzano, Magliano, Sante Marie, Massa d’Albe, Oricola, Carsoli, Ovindoli e Pescina. Gli altri amministratori del territorio hanno evidenziato che è un grave errore non considerare la Marsica tra le aree di crisi meritevoli di beneficiare dei fondi europei. Le piccole e medie imprese hanno bisogno di certezze e la disponibilità di risorse certe diverrà dirimente nei prossimi mesi per superare la crisi. Tutti hanno auspicato un impegno forte da parte dei consiglieri regionali marsicani, di maggioranza e di minoranza, nel sollevare nelle sedi opportune il problema e per dare risposte celeri e definitive alla scellerata decisione. Se la giunta D’Alfonso non dovesse correggere il tiro gli amministratori si sono dati appuntamento a settembre per decidere le azioni più opportune, ivi compresa quella di organizzare momenti di sensibilizzazione più forti o tutele di altre natura, non esclusa quella giurisdizionale. «La Marsica deve restare nel 107.3.c». Questo è quanto premette Vincenzo Mini, Capogruppo consiliare di OricolaCamp, intervenendo dal Distretto Industriale Piana del Cavaliere. Entrando nello specifico spiega brevemente e non in maniera approfondita cosa significa esserci o non esserci nelle zone agevolate: «in queste zone gli aiuti, da un 30 al 20 percento, possono essere concessi alle piccole e medie imprese per qualsiasi forma di investimento iniziale.Questo significa che non avremmo più agevolazioni per chiunque abbia interesse per i nostri comprensori. Gli aiuti alle grandi imprese concessi solo nelle zone agevolate e per un investimento iniziale a favore di una nuova attività economica – precisa Mini – significa privarci del tutto di nuovi e grandi investimenti. Ma anche le assunzioni agevolate per esempio di donne o soggetti deboli – prosegue Mini – non potranno più essere effettuate». «La tragedia che ha colpito l’Abruzzo non dovrebbe essere un alibi poiché – conclude Mini – diverse sono state le misure messe in campo dai diversi soggetti per il rilancio del cratere. L’ultima in ordine di tempo è Smart&Start (incentivo per le nuove imprese del Mezzogiorno non l’Abruzzo) che presentata in questo mese di luglio, è stata estesa nei Comuni del Cratere Sismico Aquilano». «L’auspicio finale è di trovare non con semplici parole ma con fatti una soluzione per la crescita della Marsica che non può iniziare con l’esclusione dalle zone agevolate dall’Europa». In merito all’esclusione della marsica dagli aiuti comunitari (noti come fondi 107.3c) intervengono il Capogruppo in Consiglio Provinciale di Forza Italia Gianluca ALFONSI ed i consiglieri marsicani Armando FLORIS e Gino FOSCA. “”Plaudiamo all’iniziativa, che condividiamo apppieno, del consigliere IAMPIERI di presentare in Consiglio Regionale una risoluzione, unitamente al consigliere RANIERI, a nome rispettivamente dei gruppi di Forza Italia e M5S finalizzata a ripristinare i suddetti aiuti anche per la marsica così come previsto dalla Giunta Chiodi. E’ una vergogna – affermano i consiglieri provinciali – che un territorio a forte attrattiva imprenditoriale venga, con un maldestro colpo di coda e con una chiara strategia politica della giunta D’Alfonso escluso da importanti,se non vitali, aiuti comunitari.La marsica è un territorio a forte vocazione produttiva e con alcune realtà aziendali di una certa importanza e vitalità che anche in funzione di questa opportunità avevano manifestato interesse ad ampliamenti ed accrescimenti produttivi senza considerare la concreta possibilità di nuove insediamenti imprenditoriali con conseguente riverberi positivi sul territorio in termini di crescita occupazionale.Ora tutto questo rischia di essere vanificato.Riteniamo sia necessario andare oltre le pur legittime dichiarazioni d’intenti e le proteste di questi giorni sostenendo nei fatti in modo unitario, da parte dei consiglieri eletti da questo territorio, senza tentennamenti la risoluzione presentata da F.I. e M5S che cancella la decisione della Giunta d’Alfonso.Daremo il nostro determinato contributo – concludono – acchè anche in consiglio provinciale si arrivi ad un pronunciamento negativo su questa inopportuna, improvvida quanto penalizzante decisione.La marsica non può essere trattata come figlia di un dio minore merita, come comprensorio,il rispetto e l’attenzione che le si deve”””