Avezzano. Ha stupito il pubblico di Avezzano e ricevuto lunghi applausi “Manuale di volo per uomo“, lo spettacolo portato in scena ieri sera al Teatro dei Marsi da Simone Cristicchi, per la regia di Antonio Calenda.
Cristicchi, con una favola metropolitana ricca di poesia e musica, torna sul palcoscenico per presentare al pubblico teatrale la sua nuova invenzione drammaturgica ambientata, questa volta, nel mondo attuale.
In “Manuale di Volo per l’uomo” Cristicchi interpreta Raffaello, un 40enne rimasto bambino, con un grande problema agli occhi nel mondo. Gli occhi di Raffaello, dai grandi palazzi di periferia al fiore di tarassaco cresciuto sull’asfalto, dal significato della parola amore al semplice diplomatico servito tra i pasticcini di un pranzo e compleanno, vedono la bellezza e lo stupore in tutto.
Quasi a ricordarci che “niente è più grande delle piccole cose”, Cristicchi – Raffaello ci lascia con una morale: “non è la bellezza che salverà il mondo, siamo noi che dobbiamo preservare la bellezza e l’autenticità delle piccole cose”.
Per molti Raffaello è un ritardato da compatire, per altri è un genio. Un tipo strano sicuramente, ma un uomo che ama dipingere un mondo tutto suo, visto dai suoi occhi, che ama raccontare e contare le lettere che formano le parole delle frasi, o camminare lentissimo seguendo la sua traiettoria indecifrabile.
Ma Raffaello, visto dagli occhi dello spettatore, è un uomo super sensibile e, in quanto “supereroe”, possiede dei poteri speciali: la sua mente fotografica è infatti dotata di una lente di ingrandimento che mette a fuoco i dettagli, i minimi particolari che sfuggono agli altri esseri umani: cose frivole, minuziose, apparentemente insignificanti che però, secondo Raffaello, nascondono infinita bellezza e stupore.
Nel racconto poetico e surreale del suo microcosmo, Cristicchi descrive vicende minime e universali nel suo affollato quartiere, Roma e la grande città che fa sempre un po’ paura, il paradiso della sua ferramenta dove tutto è catalogato alla perfezione, dai meccanici romantici agli emarginati invisibili.
E forse è proprio questo che Raffaello vuole lasciarci con le sue parole: forse volare significa non sentirsi soli, avere il coraggio di buttarsi nella vita, mantenendo però intatto il bambino che è dentro di noi: “non lasciamoci sfuggire la bellezza che ci circonda”.
Tutto questo è “Manuale d’amore per uomo”: una mappa geografica dell’anima, di sentimenti e poesia che aiuterà Raffaello a trovare il suo posto nel mondo.
(foto web: Simone Cristicchi – Manuale di Volo per uomo)