Avezzano. Il 24 maggio, anniversario dei cento anni dal primo conflitto mondiale, nemmeno una corona davanti al monumento ai caduti. L’accusa al sindaco Gianni Di Pangrazio è del Nuovo centro destra. “Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella”, si legge in una nota del coordinatore del Ncd, Massimo Verrecchia, “ha depositato una corona all’Altare della Patria, ricordando così tutte le vittime di questo conflitto, così come i sindaci delle città d’Italia che, alle ore 15 dello stesso giorno, hanno anche osservato un minuto di raccoglimento per una guerra che ha fatto milioni di morti tra cui centinaia di migliaia di italiani. Ebbene”, prosegue Verrecchia, solo nella città di Avezzano, come ci è stato fatto notare ieri da molti avezzanesi, con profondo rammarico, il sindaco non si è degnato di depositate, con un minimo di cerimonia pubblica, una corona al monumento dei ‘Caduti per la Patria’ per ricordare le vittime di quella terribile guerra, nonostante tale monumento si trovi a soli 10 metri dalla sede centrale del Comune di Avezzano e quindi dal suo ufficio. Una dimenticanza o disinteresse ingiustificabile che offende, secondo noi, la memoria dei nostri soldati, morti al fronte, delle loro famiglie, oltre che le numerose vittime civili.
In realtà la città di Avezzano, per motivi tecnici, celebrerà la ricorrenza mercoledì prossimo ufficialmente con la visita del Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi che ha donato alla città un cannone della prima guerra mondiale che verrà messo proprio al monumento dei caduti e ci saranno tutti gli onori militari e la banda dell’Esercito a seguire la sera presso il teatro dei Marsi ci sarà un Concerto-Bandistico a memoria della Grande Guerra.
“Bene l’iniziativa”, prosegue Verrecchia, “messa in atto dalla Pro-loco e quelle in programma dal Comune stesso per il prossimo mercoledì 27 maggio, ma il sindaco Di Pangrazio aveva il dovere almeno di depositare un fiore, il giorno della ricorrenza, al monumento a Piazza Torlonia dove, nella lapide è riportata la scitta ‘Ai caduti per la Patria’, come hanno fatto domenica, giorno della ricorrenza, il Presidente della Repubblica ed i sindaci degli altri comuni d’Italia. E’ come se per il centenario del terremoto ad Avezzano si fosse previsto il deposito della corona al Memorial, ai piedi del Monte Salviano, anziché il 13 gennaio (giorno della ricorrenza) tre giorni dopo, ossia il 16 gennaio. Non è la prima volta che il sindaco non ricorda coloro che con la divisa hanno combattuto per la Patria e la Libertà, ricordando purtroppo le mancate iniziative per gli alpini in città, pubblicamente promesse dal sindaco Di Pangrazio e mai fatte, restando l’unica città della provincia, seconda per grandezza, a non fare nulla per l’88^ raduno nazionale degli alpini, conclude Verrecchia”.