Avezzano. Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giorgio Fedele interviene sulla questione dei fondi per le borse di studio, da ripartire tra le aziende di Teramo, Chieti e L’Aquila dalla cui distribuzione, però, sarebbe rimasta fuori proprio l’azienda al diritto allo studio del capoluogo abruzzese. “Quanto sta accadendo é di una gravità estrema”, ha commentato Fedele, “non fosse altro perché in un momento così difficile, per colpa di Regione Abruzzo, tanti studenti iscritti all’università dell’Aquila non potranno avere la borsa di studio, nonostante ne siano beneficiari e ne abbiano quindi pieno diritto”.
Il consigliere ricorda infatti come con la determina dello scorso 9 aprile, Regione Abruzzo abbia escluso dalla ripartizione dei fondi proprio l’Adsu L’Aquila. “Non contento dell’entità irrisoria dei fondi che l’Abruzzo stanzia ogni anno per le borse di studio, ben al di sotto di quanto è richiesto alla Regione, l’assessore Fioretti ha pensato bene di escludere dalla ripartizione L’Aquila, motivando la decisione con il fatto che l’Adsu locale avrebbe potuto coprire il proprio fabbisogno usando gli avanzi di amministrazione maturati nel triennio 2015-2018. Per quel che mi é dato sapere – continua Fedele – il Decreto Legge 118/2011 non permette alle aziende quali l’Adsu di impiegare gli avanzi di amministrazione a copertura delle borse di studio e degli altri servizi erogati agli studenti, essendo, queste, tutte spese correnti permanenti.
Spero di essere al più presto smentito, ed é per questo che porterò il tema all’attenzione del consiglio regionale, analizzando proprio la citata determina del 9 aprile e soprattutto la successiva delibera di Giunta dello scorso 28 aprile, con cui si é tentato maldestramente di sistemare le cose, visto che il citato atto contiene un mero impegno a trovare le risorse necessarie ad assicurare il pagamento delle borse di studio a tutti gli studenti risultati idonei nelle graduatorie approvate dalle Adsu. Ove però tale tesi fosse confermata, si tratterebbe di una leggerezza gravissima a danno degli studenti che hanno diritto alle borse di studio e a danno di tutta la Provincia dell’Aquila, un territorio questo che continua a non essere minimamente tenuto in considerazione dal governo Marsilio”.