Avezzano. Chiara sogna una città diversa, con cittadini attenti e rispettosi del prossimo. Una comunità dove non esistano marciapiedi rotti o scivoli occupati dalle auto.Una città con alberi, parchi giochi e piste ciclabili. Chiara (nome di fantasia) ha 11 anni, frequenta la quinta elementare, e ha problemi di deambulazione dai primi mesi di vita. A scuola ha scritto un tema sulla sua città ideale che scalda il cuore e chiede implicitamente a tutti maggiore attenzione e rispetto per le altre persone.
“Le difficoltà che riscontriamo nel muoverci sono dappertutto nelle nostre città: marciapiedi rotti, mancanza di scivoli e strisce pedonali”, ha scritto nel suo tema, “persino nelle nostre scuole ci sono! Queste barriere architettoniche io le devo superare ogni giorno purtroppo, non posso uscire a fare una passeggiata, ci sono le buche sui marciapiedi, dovrei camminare per strada … a scuola devo arrivare ogni giorno qualche minuto prima, i posti per disabili sono sempre occupati da chi sta bene .. sui marciapiedi mancano gli scivoli, come potrei scendere o salire? Finché sono piccola la cosa è più semplice per me, ci sono i miei genitori che mi aiutano (non oserei immaginare cosa accadrebbe se non ci fossero), ma i bambini che non li hanno? Le persone adulte, specialmente, che non hanno persone a cui appoggiarsi? Come dovrebbero vivere? … Sinceramente non so proprio rispondere. Se solo potessi costruire una città, non costruirei una città in cui tutti vorrebbero vivere per la sua bellezza, ma una città in cui vorrebbero vivere tutti per la sua unicità nell’essere completa di tutto, così che tutti potrebbero viverci sereni e tranquilli, adatta a tutti, di sicuro non mancherebbero le strisce pedonali, gli scivoli, le aree per le biciclette … e i marciapiedi, come le strade, sarebbero sempre puliti, senza buche e crepe … ma per ora posso solo immaginare e sognare .. ma io so benissimo che non sono l’unica ad avere delle difficoltà nel muovermi, i bambini piccoli, gli anziani, le mamme con i passeggini anche loro ce le hanno queste difficoltà causate dalle barriere architettoniche. Tutto ciò che desidero è potermi muovere (io e gli altri) liberamente e con tranquillità nella mia città”.