Celano. “Niente aiuti dal Governo per i territori colpiti da pioggia torrenziale e grandine”. A denunciarlo è Ermanno Natalini, segretario PD Celano e componente dell’assemblea nazionale del Pd.
“Il Governo esclude Celano, Fucino e l’intera provincia dell’Aquila dagli aiuti concessi dalla dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eventi metereologici dei mesi di maggio e giugno scorsi”, ha continuato Natalini, “ci viene negato un nostro diritto.
È il sintomo evidente di scarsa attenzione del Governo nazionale al nostro territorio e alle istanze avanzate dalle associazioni di categoria e dagli enti locali”.
Il decreto degli interventi deliberati nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri, in attuazione delle prime misure urgenti per far fronte ai danni subiti a causa delle piogge torrenziali secondo Natalini è incompleto. “Risultano escluse completamente i territori della Marsica e del Fucino con i danni subiti nel ex comparto agricolo, l’intero territorio del Comune di Celano, e più in generale l’intera provincia dell’Aquila”, ha evidenziato il segretario PD, “siamo una delle zone più colpite.
Nello specifico di Celano, voglio ricordare la violenta grandinata e il forte temporale che si è verificato il pomeriggio del 2 giugno, ingenti sono stati i danni con frane e strade allagate e si è reso necessario anche evacuare 15 persone da due palazzine che hanno riportato danneggiamenti importanti. In quella occasione l’intera città è finita sott’acqua e i danni economici e patrimoniali per cittadini e imprese sono stati rilevanti. In tanti aspettavano gli aiuti più volte annunciati che ora non sono arrivati.
L’auspicio è che si possa colmare tale esclusione al più presto. Faccio appello alla Regione Abruzzo e al Comune di Celano affinché si facciano carico di tale problematica e da subito avviino tutte le interlocuzioni utili con il Governo per reintegrare i nostri territori negli aiuti economici e nelle importanti misure previste dalla dichiarazione dello stato di emergenza. Le promesse e i sopralluoghi per accertare i danni nei territori non hanno portato a nulla, bisogna trovare una strada concreta per aiutare chi sta ancora contando i danni”.