Avezzano. “Senza posti letto e senza attività chirurgica è una presa in giro nei confronti dei marsicani”. La denuncia contro il nuovo assetto del reparto dell’ospedeale di Avezzano, tra l’altro ancora non attivato, è del consigliere regionale Emilio Iampieri i cui interventi hanno portato nelle scorse settimane alla costituzione di un comitato civico a difesa della Neurochirurgia di Avezzano e a una manifestazione all’Aquila alla presenza di esponenti politici di tutti gli schieramenti. Contesta la manovra messa in atto nelle ultime dal direttore generale della Asl e dal sindaco Gianni Di Pangrazio e che prevede l’attivazione di un servizio piuttosto che la riapertura del reparto, chiuso a luglio dal primario dell’Aquila Renato Galzio e mai riaperto.
“Bene l’avvio delle procedure per l’assunzione di due nuovi neurochirurghi ad Avezzano, sia pure con tempi non definiti”, afferma Iampieri, “ma l’accordo stipulato tra l’amministrazione comunale Di Pangrazio e il manager Asl Tordera sul servizio di Neurochirurgia è del tutto insufficiente e inadeguato alle esigenze del nostro territorio: senza posti letto e soprattutto senza attività chirurgica quel che rimarrebbe sarebbe una scatola vuota, un ambulatorio, ovvero una presa in giro nei confronti dei cittadini della Marsica, umiliati par l’ennesima volta”.
Iampieri non arretra di un millimetro: “Avezzano necessita di un reparto operativo a tutti gli effetti e io, con il sostegno dei colleghi consiglieri regionali e dei sindaci che si stanno mobilitando, continuerò a chiedere che Regione e Asl si adoperino, ognuno per quanto di competenza, per riaprire il reparto così com’era, ovvero con almeno 4 posti letto e attività chirurgica. Per questo, dopo aver incontrato il manager, rappresenteremo con forza le nostre ragioni in un incontro ad hoc con il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, che ha già dato la sua disponibilità ad ascoltarci.
Di fronte a battaglie così cruciali – conclude Iampieri – non si può mostrare arrendevolezza e l’auspicio è che tutti, al di là delle appartenenze politiche, assumano la necessaria consapevolezza della posta in gioco. Da parte nostra – conclude Iampieri – ribadiamo il nostro no a un compromesso al ribasso, che segnerebbe l’ennesima spoliazione del nostro territorio”.