Avezzano. Scatta la controffensiva contro la chiusura del reparto di Neurochirurgia trasferito all’Aquila e contro la sospensione parziale di Emodinamica di Avezzano. La Cgil non esclude un ricorso alla magistratura. “La situazione del reparto di Neurochirurgia di Avezzano appare ormai palesemente grave poiché con un atto unilaterale il direttore Galzio”, ha affermato Giovanni Cambise della Cgil, “ha provveduto alla chiusura del reparto di neurochirurgia adducendo delle motivazioni che sono tutte da verificare oggettivamente e che alla Cgil non risultano. Risulta invece che l’atto amministrativo posto in essere dal Direttore sopra menzionato è palesemente illegittimo per incompetenza in quanto l’emanazione è di competenza della Direzione Strategica della Asl. Pertanto la Cgil proporrà il ricorso ai giudici competenti e sta valutando l’opportunità di presentare una denuncia alle autorità giudiziaria. Ci sono altri fatti che dovranno emergere nella gestione dell’unità operativa, e non solo, poiché è da mettere in discussione una fase amministrativa che ha portato al disfacimento territoriale della sanità pubblica con un aumento del debito pubblico. La Cgil dice Basta a questo stato di cose, e invita il nuovo Direttore Generale Rinaldo Tordera ad un cambio di passo e di discontinuità con le precedenti gestioni iniziando a disfarsi del cerchio magico posto in essere da dirigenti, movimenti sindacali e soggetti diversi che hanno fiaccato questo territorio dove i mancati controlli di gestione sono stati all’ordine del giorno”.
Per la Cisl la politica ha avuto troppa ingerenza sul caso. “E’ entrata prepotentemente e impropriamente nella gestione della Asl Avezzano-Sulmona- L’Aquila. E lo fa in un momento in cui c’è una dirigenza molto debole e poco ben strutturata”, afferma il coordinatore Fp- Cisl sanità della provincia dell’Aquila, Gianfranco Giorgi, “un professionista di fama internazionale, qual è il professor Renato Galzio, a cui vanno la nostra sincera stima e solidarietà si è dovuto dimettere per sottolineare la gravità di un provvedimento come la chiusura del reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Avezzano. Un fatto gravissimo, che evidenzia la totale mancanza di programmazione e di attenzione alle eccellenze sanitarie del nostro territorio, da parte della direzione della Asl e della politica locale. La soluzione-tampone prospettata dal manager dell’azienda sanitaria, Rinaldo Tordera, è priva di qualsiasi significato concreto e non risolve, di fatto, il problema. Rivolgiamo un appello al professor Galzio a tornare sui suoi passi. La regione”, conclude Giorgi, “deve mettere un punto fermo sulla riorganizzazione generale della sanità tenendo conto delle esigenze della provincia dell’Aquila e, in particolare, del San Salvatore, che deve essere potenziato come ospedale di riferimento”.
Il Tribunale per i diritti del malato guidato da Stefano Di Giuseppe chiede una presa di posizione del Comitato ristretto dei sindaci che dovrà riunirsi presto per quanto accaduto, mentre il Comitato a difesa degli ospedali coordinato da Rita Tabacco annuncia sostiene l’illegittimità del provvedimento del primario aquilano.