Avezzano. Il reparto non riaprirà. E’ quanto emerso ieri pomeriggio alla direzione Asl dell’Aquila nel corso dell’atteso incontro tra il consigliere regionale di Forza Italia Iampieri e il manager Tordera: un confronto serrato e a tratti molto duro sul futuro di Neurochirurgia ad Avezzano, che è durato oltre due ore e ha lasciato l’esponente di Forza Italia deluso e amareggiato. Il paradosso è che, secondo il manager, il reparto non può riaprire per un decreto di D’Alfonso, che risale a luglio 2016. E allora fino a oggi di cosa abbiamo parlato? Se si sapeva già sei mesi fa, significa che da luglio a ieri è stato tutto un grande bluff. Ancora più strano il fatto che si citi un decreto, quello numero 79 del luglio 2016, superato poi quattro mesi dopo dal piano aziendale numero 1957 del 30 novembre 2016, firmato dallo stesso Tordera, che invece prevede la Neurochirurgia ad Avezzano. Qualcosa quindi non quadra.
“Malgrado la risoluzione approvata all’unanimità con cui l’intero consiglio regionale ha chiesto la riapertura immediata della Neurochirurgia ad Avezzano e l’impegno assunto dal manager stesso nell’incontro avuto ormai molti mesi fa con il sottoscritto e i sindaci marsicani ad attivarsi per potenziare il personale medico – riferisce Iampieri in una dichiarazione al Centro, – ho dovuto prendere atto con profondo rammarico che il manager non soltanto non ha alcuna intenzione di ripristinare il servizio così com’era, ma che addirittura verranno cancellati i quattro posti letti originari e azzerata totalmente l’attività chirurgica, che pure registrava nel capoluogo marsicano oltre 100 interventi l’anno. Al posto del servizio operativo è previsto un mero ambulatorio collegato telematicamente con L’Aquila, praticamente un parcheggio, la cui utilità, per i pazienti con patologie gravi, è assolutamente inutile e per certi versi controproducente, visto che in ogni caso dovranno raggiungere L’Aquila per essere operati. A nulla sono valse le nostre argomentazioni, più volte illustrate e condivise a parole dallo stesso manager, che in questa occasione si è trincerato dietro il decreto di riordino della rete ospedaliera approvato da D’Alfonso nella sua qualità di commissario ad acta il 21 luglio 2016 e che a suo dire renderebbe impraticabile la riapertura del reparto di Avezzano. Altra giustificazione addotta – continua Iampieri – è stata ancora una volta la carenza di personale medico, ovvero di neurochirurghi da assegnare ad Avezzano, un problema che si è palesato la scorsa estate, offrendo all’epoca il comodo pretesto per la chiusura del reparto, e che a distanza di sei mesi non si è stati in grado di risolvere o, dobbiamo ritenere, a questo punto, che non si è voluto risolvere. Di fronte a un atteggiamento di totale chiusura – conclude Iampieri – bisogna giocare a carte scoperte: il presidente D’Alfonso e l’assessore Paolucci assumano una posizione non ambigua e soprattutto diano seguito all’impegno che il Consiglio regionale, nella ricordata risoluzione, ha assegnato loro, pronunciandosi senza se e senza ma per la riapertura di Neurochirurgia ad Avezzano e modificando se ne necessario il decreto. Da parte nostra – conferma Iampieri – una cosa è certa: non ci faremo prendere in giro da alcuno e non resteremo ad assistere a questo imbarazzante rimpallo di responsabilità e la prossima settimana inizieremo, come promesso, una serie di manifestazione di protesta presso gli uffici del manager e l’ospedale di Avezzano, mobilitando i sindaci della Marsica e tutti quei cittadini che non si rassegnano a essere considerati di serie B. Non sarà una protesta estemporanea – assicura Iampieri – ma una iniziativa che non avrà fine fino a quando non avremo giustizia e il reparto verrà riaperto”.