Avezzano. Il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, batte i pugni sulla questione di Neurochirurgia ad Avezzano. “È ora che si faccia chiarezza una volta per tutte – ha tuonato – e che le ragioni e le istanze di oltre 150.000 cittadini non vengano solo ascoltate ma vengano finalmente rispettate. Neurochirurgia non è un optional per il nostro territorio ma un servizio al quale sono legate le vite di tutti noi cittadini”. Interviene in modo duro sulla vicenda del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Avezzano, chiuso dal primario dell’Aquila Renato Galzio questa estate e mai riaperto, il sindaco di Avezzano che da tempo si è battutto per avere risposte. Dopo la presa di posizione di numerosi colleghi dei comuni marsicani, e del consigliere regionale Emilio Iampieri, pronti a occupare tra 6 giorni l’uffico del direttore generale, ora anche il primo cittadino di Avezzano torna sulla vicenda.
Vuole una risposta certa, sia sui tempi, sia sull’assetto che avrà il reparto, e cioè quanti posti letto e quanti neurochirurghi in servizio. Le critiche riguardano l’intervento, l’ennesimo del manager Rinaldo Tordera, definito fumoso e ambiguo. Ha parlato infatti di “protocollo” e di “presa in carico del paziente”, utilizzando sempre il termine “servizio” invece che quello di reparto o di unità operativa. Ciò ha insospettito la classe politica marsicana che si sente presa in giro. “Il reparto deve riaprire com’era questa estate perché serve anche per casi di politraumatizzati, molto frequenti in un territorio così vasto”, afferma, “per non parlare della correlazione con la Stroke Unit di Avezzano che è un’eccellenza dell’intero Abruzzo, a maggior ragione nel momento in cui si renda necessaria l’azione della radiologia interventistica. Attendiamo il ripristino dell’unità operativa semplice dallo scorso agosto che deve essere comunque assicurato fino all’entrata in vigore del nuovo piano sanitario – continua – come primo cittadino e presidente dell’Adunanza dei sindaci della Marsica, ritengo sia arrivata l’ora che chi di dovere si assuma le responsabilità di decidere nella direzione più giusta che va di certo verso la tutela del nostro territorio e dei servizi che merita”. Il sindaco chiede una risposta in tempi brevi. Nel frattempo i sindaci e Iampieri si preparano a occupare l’ufficio del manager entro 6 giorni.