Avezzano. “Quando la paziente è arrivata al reparto, il feto era già stato espulso e si trovava tra la coscia della mamma e il pigiama. Per lui non c’era più niente da fare”. È questa la versione ufficiale dei reparto di ostetricia dell’ospedale di Avezzano riguardo alla morte sospetta di un neonato marocchino partorito da una ragazza di 26 anni dopo una corsa in ospedale. I genitori sostengono di essere arrivati all’ospedale per il parto. Poi sarebbero stati rimandati a casa. Il giorno dopo la corsa in ospedale. Poi sarebbe avvenuto il parto naturale e la tragedia. Sarebbero stati eseguiti dai medici anche interventi di rianimazione. Alla fine, però il bimbo non ce l’ha fatta. Secondo la versione dei medici, la coppia sarebbe arrivata in ospedale la volta precedente ben due giorni prima e il feto, sottoposto a ecografia, era in ottimo stato di salute, mentre la mamma non aveva alcun tipo di dolore. Per tali motivi sarebbero avvenute le dimissioni in attesa delle doglie. Ora sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte. Sarà eseguita domani mattina all’obitorio di Avezzano. Il reparto è il terzo della Regione. Porta a termine circa mille parti all’anno. Quattro i casi sospetti di morte dal 2010, ma sono stati archiviati dalla magistratura.