Avezzano. Negozi aperti dalle 18 alle 24? Chiediamolo ai commercianti. Questo lo spirito che ha mosso i responsabili di Confcommercio e Ferdemoda, Roberto Donatelli e Riccardo Savella, ad avviare un questionario per chiedere ai responsabili delle attività commerciali cosa ne pensano di queste aperture notturne proposte dal primo cittadino Gianni Di Pangrazio. “Abbiamo seguito con attenzione il dibattito scaturito dalla volontà espressa dal sindaco di Avezzano”, hanno precisato Donatelli e Savella, “come associazione di categoria siamo da tempo convinti che dobbiamo rispondere alle esigenze dei consumatori che, di fatto, sono i nostri “datori di lavoro”. Da sempre, giorno per giorno, ci adeguiamo alle richieste del mercato di cui insieme ai consumatori siamo ovviamente protagonisti”. Per questo l’associazione di categoria ha deciso di cavalcare l’onda e ascoltare i commercianti. Donatelli e Savella hanno spiegato che: “verrà sentita la nostra base associativa e tutti le imprese commerciali che operano nel centro storico cittadino, attraverso la distribuzione capillare, porta a porta, di un questionario. Lo faremo nei prossimi giorni e faremo poi conoscere all’amministrazione comunale e all’opinione pubblica l’esito di questa sorta di referendum e delle motivazioni di chi si dichiarerà favorevole o contrario”. In questo modo i responsabili delle due associazioni di categoria sono certi che gli amministratori potranno avere anche un quadro delle reali intenzioni dei commercianti e poi decidere come muoversi. “Siamo convinti che solo in questo modo si potrà far conoscere davvero la volontà di una categoria che pur attraversando da anni difficoltà reali e molteplici, non ha ancora deciso di abbandonare i centri storici delle nostre città”, hanno concluso Donatelli e Savella, “siamo rimasti cocciutamente qui proprio per continuare a dare ai nostri clienti ed ai turisti, merci e servizi di qualità contribuendo a migliorare il tessuto sociale urbano che è patrimonio di tutti che intendiamo preservare e valorizzare. Resteremo qui anche se troppe Istituzioni, spesso, trascurano la nostra categoria e le nostre pur legittime esigenze e che invece, proprio per il ruolo sociale che svolgiamo, meriterebbe più considerazione e più rispetto per le nostre problematiche e le nostre legittime aspettative aziendali e personali. Tutto ciò nella convinzione che ogni vetrina che si spegne, ogni saracinesca che si abbassa per sempre, è una sconfitta per tutti”.