L’Aquila. Una serie di eventi gastronomici per scoprire e riscoprire il patrimonio agroalimentare d’Abruzzo: si chiama “Quote” il nuovo progetto dello chef Franco Franciosi del ristorante Mammaròssa di Avezzano.
Perché proprio “Quote”? L’obiettivo dello chef Franciosi è catalogare i prodotti abruzzesi in base all’altitudine – dal livello del mare alle vette mozzafiato degli Appennini – per tracciare una vera e propria mappa gastronomica del territorio abruzzese, nella sua straordinaria varietà.
Franco Franciosi punta soprattutto a riscoprire dei prodotti tradizionali quasi dimenticati, che caratterizzavano la quotidianità abruzzese di tanti anni fa: infatti il primo evento di “Quote”, come racconta GamberoRosso, ha visto protagonista il “pastore custode della Val di Fua”, Amerigo Lanciotti, e la sua ricotta. Lanciotti è nato e cresciuto a Cartore, al confine tra Lazio e Abruzzo, in una famiglia di pastori.
Ma il pastore abruzzese è una specie in via d’estinzione: “Il nostro è un lavoro praticamente in perdita, pure per me che vendo tutti i formaggi che produco e gli agnelli che nascono” spiega Lanciotti. “Il problema sono i prezzi stracciati a cui dobbiamo soccombere”. I suoi prodotti si possono trovare nella Macelleria Tirabassi di Celano, gestita dalla figlia di Amerigo assieme al marito.
Per Amerigo Lanciotti fare il pastore è stata una scelta di vita, che non ha intenzione di abbandonare: “La valle deve vivere”. E a tenere in vita la Val di Fua è anche l’attività di Lanciotti, che è diventata un punto di riferimento per tutti i turisti che percorrono il cosiddetto “Cammino dei briganti” e un luogo di ristoro per chiunque voglia fermarsi a pranzo, per un caffè, o semplicemente per ammirare il panorama della valle e il Lago Duchessa. “Io sono qui e mi sono ripromesso che ogni giorno deve essere una festa. Per me questa valle è tutto” dice Amerigo.
“Noi abruzzesi siamo testardi e intimi” conclude lo chef Franco Franciosi “ma quando si tratta di far cordata in onore dell’Abruzzo non siamo secondi a nessuno”.