Gioia. E’ quella del piccolo Nizar, un bambino di sette mesi nato prematuro a cinque mesi e rimasto per due nell’incubatrice, la prima salma del nuovo cimitero islamico. E’ stata trasportata a Gioia dei Marsi dove è nato il primo cimitero islamico.
L’islam non permette infatti che la tomba di un musulmano stia in un cimitero cristiano. Il sindaco, Gianclemente Berardini, ha trovato una soluzione all’insegna della integrazione. È stata messa a disposizione un’area per realizzare il nuovo cimitero nella Marsica, il primo indipendente da quello Cristiano. Ad Avezzano attualmente c’è soltanto un’area destinata a tale scopo ma quello di gioia è un vero e proprio cimitero indipendente.
I precetti sono regole tassative, norme autorevoli. Ogni religione ne ha, anche di fronte alla morte. Dalla Marsica, in particolare dalla zona del Parco Nazionale, arriva una storia unica nel suo genere sul fronte dell’ integrazione dei dettami religiosi cristiani e musulmani.
La richiesta è arrivata dall’Imam Samiri Elhaj perché nel territorio non ci sono cimiteri adatti per i musulmani È troppo spesso l’espatrio della salma diventa scelta obbligata, con costi importanti a carico delle famiglie. Questa iniziativa rappresenta però un precedente importante e molti comuni potrebbero seguire la stessa strada di quella intrapresa da Gioia dei Marsi.
Soddisfazione per l’obiettivo raggiunto è stata espressa dall’Imam che ringrazia l’amministrazione per la coraggiosa scelta intrapresa. “Sono felice per questa iniziativa” ha spiegato Elhaj, “e spero che sia un segnale positivo di cambiamento di civiltà per il futuro, non solo in questo momento mai in tutta la Marsica.
L’iniziativa riapre anche se del discorso della Moschea della Marsica, distanza da anni da associazioni di islamici che attualmente si riuniscono in capannoni o magazzini per pregare. Strutture che sostituiscono una vera e propria maschera che in molti sono a chiedere.