Avezzano. Grande festa di fine anno alla scuola Vivenza che, per l’ultima volta insieme alla “Marini” che sarà aggregata dal prossimo anno agli istituti “Collodi” e “Gandin”, ha salutato la stagione scolastica con musica e cultura. “Vivenza in musica”, la tradizionale manifestazione di fine anno, ha trasformato anche stavolta il parco della scuola è diventato un grande teatro. Sul palcoscenico virtuale si sono alternati eventi di ogni genere, commemorazioni, riconoscimenti, musica, poesia, tutto alla presenza del sindaco Gianni Di Pangrazio che ha ribadito l’attenzione da parte della sua giunta, in via di definizione, per il mondo dei giovani. «Ci sarà sicuramente un assessorato alle Politiche giovanili», ha affermato il primo cittadino. Il dirigente scolastico Abramo Frigioni ha assistito, insieme al sindaco, all’esibizione della banda dell’istituto che ha suonato l’inno d’Italia. Hanno poi danzato le alunne del gruppo di ballo e di seguito c’è stata la premiazione del concorso di poesia, alla presenza dello scrittore Romolo Liberale, dei giochi matematici, del torneo di scacchi, del quarto numero del giornalino della scuola e la messa in scena del musical San Francesco. Consegnato anche un riconoscimento per i ragazzi che si sono distinti nei progetti portati avanti dalle sezioni a indirizzo musicale. Al termine della manifestazione il preside Frigioni ha consegnato gli attestati ai docenti che andranno in pensione sulle note della colonna sonora de “La vita è bella”. «Scuola, famiglia e società hanno caratterizzato questa manifestazione», ha affermato, «il preside con un pizzico di malinconia. E’ stato un momento bello ed emozionante e una parte della nostra scuola (la Marini di via Pereto) il prossimo anno si staccherà da questo istituto. E’ stata, quindi, anche una festa dell’addio. I ragazzi e gli insegnati», ha aggiunto, «si sono abbracciati all’insegna della cultura, della musica e del divertimento. Abbiamo preso l’impegno per portare aventi progettualità future. Da un lato c’è un po’ di nostalgia e dall’altra la gioia di vedere una famiglia veramente unita».