Massa d’Albe. “Nella precedente giunta l’attuale sindaco era assessore ma non mosse un dito né per attivare il museo archeologico né per qualunque altra azione sul territorio anche se oggi, travisando la verità, si attribuisce il risultato, che è invece dovuto esclusivamente alle continue pressioni esercitate dai sottoscritti consiglieri di minoranza.”
Lo affermano in una nota gli esponenti di minoranza del comune di Massa d’Albe, Antonio Mastrangelo, Giovanni Mancini e Giovanni Ceglie, in merito alle dichiarazioni del sindaco, Nicola Blasetti, che oggi sulla stampa rivendica il recupero dei locali dell’ex scuola primaria di Alba Fucens da destinare a polo archeologico.
“Il sindaco, già amministratore della precedente giunta”, aggiungono i tre, “per anni ha dormito lunghi sonni, distinguendosi solo per esemplare Immobilismo.”
“Oggi se ha battuto il primo colpo, dopo anni di inerzia, lo deve unicamente alle minoranze che, a pochi mesi dalla sua elezione, lo hanno incalzato senza sosta per indurlo a fare progetti che erano sepolti sotto la polvere e dimenticati.”
“Con tre interrogazioni cruciali abbiamo scosso dal secolare torpore il primo cittadino, costringendolo, sia pure con molta fatica, a mettere mano a problemi irrisolti.”
“Ora i risultati della nostra pressione sulla maggioranza”, concludono i tre dell’opposizione, “danno i primi risultati ma non è che l’inizio perché le questioni dimenticate sono tante e noi continueremo a stare col fiato sul collo del sindaco, nell’interesse della comunità, per farla uscire dall’oblio in cui gli amministratori, attuali e precedenti, l’hanno fatta precipitare.”