Capistrello. Finisce in coma per un cocktail di droghe, poi esce dall’ospedale e muore per overdose. Finisce così la vita di Pasqualino Di Leonardo, 38 anni di Capistrello. Solo due settimane fa il giovane si era rinchiuso nella sua camera dopo aver mischiato diverse sostanze. La mamma, preoccupata perché non lo sentiva, lo ha chiamato più volte e alla fine si è accorta che stava male. Senza farsi prendere dal panico ha subito alzato il telefono per chiedere aiuto. Da Avezzano è partita un’ambulanza del 118 con l’equipe medica per prestare al 37enne i primi soccorsi. Il personale sanitario, una volta giunto a Capistrello, si è reso subito conto che la situazione era grave ed era necessario trasferirlo immediatamente all’ospedale. Il giovane, disoccupato, aveva avuto già in passato problemi di dipendenza dalla droghe. Alle 4.30 il paziente è arrivato al pronto soccorso in codice rosso. I medici si sono accorti subito che si trattava di overdose e hanno cercato di intervenire per impedire che le droghe assunte entrassero in azione nel corpo. Poi lo hanno rianimato più volte per impedire che il cuore smettesse di battere ed è entrato in coma. Da Avezzano è stato trasferito d’urgenza a Sulmona dove è stato ricoverato 10 giorni. Da poco più di tre giorni era uscito ma, nonostante le cure, è ricaduto subito nel baratro della droga. Così poche ore fa è stato trovato con una siringa al braccio in via del Sambuco, a pochi passi da castello Orsini ad Avezzano. “Sono notizie che lasciano sgomente”, ha spiegato il vice sindaco di Capistrello, Alessandro Croce con delega al sociale, “è la sconfitta di un’intera comunità. Chiediamo alla Comunità Montana di potenziare il servizio di prevenzione contro ogni forma di dipendenza, da alcool, da droga, da gioco, nonostante le ristrettezze economiche in cui vertono gli enti in questo periodo. Non possiamo rimanere con le mani in mano davanti a queste tragedie”.