Avezzano. Era arrivato al pronto soccorso a causa di un malore, poi era stato trasferito nel reparto di osservazione. Alla fine è morto dopo circa un giorno e mezzo di ricovero. I familiari dell’uomo, la moglie e i due figli, ora chiedono di conoscere se ci sono responsabilità sull’accaduto e si sono rivolti alle autorità
La vittima è Mino Porcelli, 63 anni, di Luco dei Marsi, gestore del bar che si trova in via Cavalieri di Vittorio Veneto ad Avezzano. Secondo la ricostruzione, l’uomo era arrivato in pronto soccorso con un malore giovedì e dopo le cure del caso era stato trasferito nel reparto di osservazione breve. Dopo diverse ore ha avuto di nuovo un peggioramento, ha chiesto di andare in bagno, poi si è accasciato ed è morto.
Non è chiaro per il momento come mai non sia stato ricoverato in reparto e su questo punto i familiari chiedono chiarezza. Il giorno successivo, dopo diverse ore dall’arrivo in pronto soccorso e dopo il trasferimento in obi, l’uomo è morto, a quanto pare, senza mai arrivare in reparto. Così i familiari si sono rivolti a un legale e hanno presentato un esposto alla magistratura avezzanese.
E’ stata aperta un’indagine sul caso e la procura della Repubblica di Avezzano ha aperto un’inchiesta. Il magistrato di turno ha quindi disposto l’autopsia sul corpo del barista marsicano che farà luce sulle cause del decesso e accerterà se ci sono eventuali responsabilità.
Il barista era originario di Roma ma da tanti anni viveva nella Marsica gestendo l’attività ad Avezzano, vicino agli uffici dell’Inps. Per tale motivo era molto conosciuto. La scia la moglie, un figlio e una figlia. Era una persona cordiale e molto riservata, sempre gentile e disponibile con tutti.