Celano. E’ morto all’età di 101 anni il partigiano celanese Antonio Sericchi. L’ultracentenario si è spento ieri notte nella sua abitazione. “Contadino dalla tempra eccezionale” così lo ricorda l’ANPI Marsica “è stato testimone dell’intero ‘900 e della storia di Celano. Fortemente legato alla terra e ai valori della società agro-pastorale, sapeva parlare ai giovani richiamando i valori di libertà e di emancipazione sociale”.
Sericchi è stato iscritto al Partito Comunista Italiano dal dopoguerra fino al 1989, l’anno in cui è stato sciolto. Ex bersagliere del regio esercito, dopo l’8 settembre 1943 ha contribuito alla lotta partigiana per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. E’ riuscito a nascondere nella sua casetta agricola nel Fucino diversi giovani soldati alleati sbandati o fatti prigionieri dai tedeschi e rinchiusi nel campo di concentramento di Avezzano. Si è distinto nel recuperare gli animali che i tedeschi e i collaborazionisti fascisti avevano sottratto con la forza dai pastori e dai contadini del Fucino. Nel 1991 il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga gli ha rilasciato il Diploma d’onore al Combattente per la Libertà d’Italia. Era iscritto all’ANRP ( Associazione Nazionale Reduci dalla prigionia, dall’internamento, dalla guerra di Liberazione). Nel mese di aprile 2016 ha inoltrato la domanda per la concessione della Medaglia della Liberazione.