Scurcola. Una multa di 57 euro per uno allora in più rispetto ai canonici 50 chilometri orari. Se l”è vista recapitare a casa un automobilista marsicano che si è trovato a passare sulla Tiburtina nel Comune di Scurcola Marsicana. La polizia municipale gli ha mandato il bollettino da versare sul conto corrente del Comune. “E questa sarebbe prevenzione e non un’azione di cassa?”, si è chiesto il marsicano multato. L?episodio, che non sarebbe l’unico caso, è avvenuto al chilometro 109 della Tiburtina Valeria, in direzione Avezzano, dove vige il limite di velocità di 50 chilometri all’ora.
La velocità rilevata dall’apparecchiatura viene confrontata con la tolleranza legale di errore di misurazione dell’apparecchio di rilevamento, che è del 5% o, in questo caso, di 5 chilometri orari. Per tale motivo, dopo aver fatto i conti, il limite di velocità dal un ipotetico 56 all’ora sarebbe arrivato a 51 e sarebbe stato, infine, superato di un chilometro all’ora. Si parla di una tolleranza strumentale stabilita in sede di approvazione dell’apparecchiatura utilizzata per la rilevazione della velocità.
Una imprecisione che se confrontata con ben nota imprecisione dei contachilometri delle auto rende una multa per un chilometro in più all’ora una vera e propria beffa. “Così ovviamente non si fa prevenzione”, protesta l’automobilista, “ma questa diventa solo una questione di casse comunali. Un problema che, da quanto si legge sulla stampa, presente nel Comune di Scurcola che avrebbe problemi di cassa o di bilancio”.
Fare cassa. “Tanto che proprio nel bilancio”, continua l’automobilista multato, “è stata prevista appositamente una consistente quota preventivata proveniente dalle multe. Una somma che il comune certamente recupererà sulla pelle dei cittadini costretti a pagare 57 euro per essere andati a 51 chilometri orari”.