Avezzano. Multato al T-red non comunica il nome del conducente, ma la multa gli arriva in ritardo e il comuni di Avezzano viene condannato dal giudice alle spese legali. L’automobilista, invece, non dovrà pagare nulla.
E’ l’odissea a lieto fine per lui, un po’ meno per il Comune, che ha vissuto un’automobilista avezzanese, V.F., che ha presentato un ricorso contro il verbale della polizia locale. Il comune è stato condannato al pagamento delle spese processuali e, inoltre, non ha ottenuto neanche il pagamento della multa relativa alla mancata comunicazione delle generalità del conducente dell’auto che ha violato il semaforo di via XX settembre.
Il Comune di Avezzano si è costituito con memoria difensiva e ha chiesto di cessare la materia del contendere emettendo un provvedimento in autotutela. Ha infatti annullato il verbale di contestazione a cui l’automobilista, difeso dall’avvocato Luca Motta, si era opposto. La multa sarebbe dovuta arrivare infatti entro 90 giorni. Con questo annullamento della multa, secondo il giudice di Pace di Avezzano Agostino Colucci, il Comune ha di fatto riconosciuto l’illegittimità del verbale di contestazione e ha ritenuto il “meritevole di accoglimento”.
Il giudice, Per tale motivo, ha accolto il ricorso promosso dall’automobilista e ha condannato il Comune di Avezzano, nella persona del sindaco pro tempore, al pagamento delle spese processuali quantificate in 165 euro, oltre accessori di legge, da devolvere a favore dello Stato. Infatti il ricorrente era stato ammesso al gratuito patrocinio. Il contestatissimo semaforo di Avezzano era stato disattivato lo scorso 13 maggio.
Sarà riacceso il semaforo a brerve. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il Commissario Mauro Passerotti. L’accensione del dispositivo, installato su via XX Settembre, era stata soltanto sospesa e dopo opportune modifiche, sarà riacceso.
Tredicimila multe sono state fatte in pochi mesi. Lo spegnimento messo in atto dopo le polemiche ha ridotto drasticamente le previsioni di cassa ipotizzate dall’amministrazione De Angelis e le minori entrate hanno spinto il commissario prefettizio, in sede di approvazione dell’assestamento di bilancio, a rivedere le stime al ribasso di 500mila euro. Ora l’obiettivo è quello di realizzare tutte le modifiche utili per sanzionare soltanto chi commette l’infrazione volontariamente. Lavori che puntano a colpire solo i “violatori consapevoli” del codice della strada.