Avezzano. La proposta di riduzione dei confini del Parco Sirente Velino, criticata aspramente dal Wwf che ha lanciato l’allarme, non dispiace invece al movimento dei Froconi in Abruzzo, capeggiati da Dino Rossi del Cospa. “Non serve estrapolare una sola area del Velino Sirente, il Parco regionale deve chiudere e mandare a casa, anzi a zappare, tutti gli impiegati e i vari commissari che si sono succeduti, proprio in queste aree protette, solo sulla carta”. Secondo Rossi, in sostanza, il Parco negli anni non è riuscito a canalizzare quei benefici economici, culturali e sociali che il territorio spettacolare dell’Abruzzo interno è in grado di offrire. Gli enti Parco non sono riusciti a sfruttare l’aspetto ambientale e naturalistico così come avvenuto in altra regioni d’Italia. Quindi per Rossi, tanto vale chiuderlo il Parco se chi negli anni vi ha lavorato e chi lo ha guidato non è stato in grado di ottenere i risultati che il potenziale territoriale offre davanti agli occhi di tutti. “Basta a finanziamenti pubblici a queste associazione ambientalistiche”, afferma Rossi, “le quali anche loro insieme alla politica malsana hanno fatto diventare l’Abruzzo un serbatoio di animali ibridati e rifugio per i politici trombati. Siamo o non siamo in crisi? Basta a questo sperpero di danaro atto solo a mantenere posti ai parassiti della società. È ora di finirla, con questa politica di tutela, basta guardarsi intorno: dove era il Wwf quando scaricavano i rifiuti della Montedison nella riva del fiume Tirino? Basta farsi i soldi costituendosi parte civile ad ogni inchiesta”. La provocazione ai politici e alle associazioni ambientaliste che li sostengono è l’invito ad andare a coltivare la terra. “Prendete tutti le zappe”, afferma Rossi, “quegli attrezzi di metallo quadrato con un foro dove mettere il manico e andate a produrre, coltivate le zone a monte, seminatele per alimentare gli animali o compratevi un gregge da dare in pasto ai lupi o cani randagi, così ridurrete anche la possibilità di incendi. Oppure ripristinate i meleti abbandonati da anni che si trovano nelle in altre aree protette, visto che ce ne sono tante in Abruzzo, per procurare il cibo agli orsi, non limitarsi a scrivere e fare denunce inutili. Provate per una volta nella vita a lavorare come abbiamo fatto noi fino ad oggi, senza avere la possibilità di raccogliere i frutti per far fare una vita decente ai nostri figli”. Lo slogan del movimento dei Forconi in Abruzzo è questo: “È crisi, andate a zappare! Noi è una vita che zappiamo”.