Avezzano. Ieri gli operai che stavano riposizionando i sampietrini di piazza Risorgimento hanno fatto un’incredibile scoperta: durante i lavori è riemerso un antico mosaico romano, databile all’incirca tra il I° e il II° secolo avanti Cristo.
Quella venuta alla luce è solo una piccola parte del mosaico nascosto sotto i sampietrini, che però già così può essere considerato come il più grande della Marsica. Le pietre del pavimento, dai colori vivaci, compongono un disegno costituito da almeno due pannelli, decorati e costituiti da piccole piastrelle colorate incastonate all’interno di un pavimento tassellato di rosso. Il mosaico più grande mostra fiori grandi e colorati, circondati da fasce di fili intrecciati, un motivo noto come “guilloché”. Il mosaico probabilmente adornava il pavimento di una domus, ma ciò che incuriosisce più gli archeologi è la presenza di un motivo geometrico molto curioso, noto come “Nodo di Salomone”.
Gli archeologi, da una prima analisi, hanno riferito che il “Nodo di Salomone” di solito veniva utilizzato in tutte quelle città romane in cui non era ancora chiaro quale poteva essere il senso unico dell’anello, oppure se la pista bigabile potesse essere o meno una soluzione per la viabilità cittadina. Spesso faceva da pavimento alle fontane delle domus, dove soprattutto nel mese di aprile venivano messi a nuotare dei pesci, noti anche come pesci d’aprile.