Ovindoli. E’ iniziato davanti alla Corte d’Appello dell’Aquila (Presidente Servino, Consiglieri Grilli e De Matteis) il processo penale a carico degli impianti di monte Magnola di Ovindoli a seguito di appello proposto dal pm del Tribunale di Avezzano Guido Cocco e dalle parti civili avverso la sentenza del giudice monocratico del dibattimento di Avezzano che aveva assolto perché il fatto non sussiste i tre imputati accusati di omicidio colposo per la morte del ventunenne Edoardo Sigismondi, avvenuta sulle piste da sci di Ovindoli il 22 gennaio 2012.
La sentenza di assoluzione si era basata essenzialmente sulla perizia medico legale disposta dal Tribunale e redatta dal professor Enrico Mei che in sostanza attribuiva ad una caduta del Sigismondi per sua imperizia o imprudenza, la responsabilità dell’accaduto.
Il Procuratore Generale in apertura del dibattimento ha chiesto disporsi una perizia collegiale medico-legale e specialistica e su tale richiesta c’è stato il consenso dei difensori delle sei parti civili costituite, parenti della vittima, mentre i difensori degli imputati, si sono opposti sollevando anche eccezioni sulla ammissibilità degli appelli.
La Corte, ritenuta la necessità ai fini della decisione, ha accolto la richiesta e ha disposto procedersi a perizia medico-legale collegiale sulle cause della morte del giovane Sigismondi, nominando periti, un medico legale universitario ed un neurochirurgo universitario di Ancona, convocati per l’udienza del 26 novembre prossimo per l’affidamento dell’incarico.