Avezzano. “Nei tre accessi del paziente al pronto soccorso, nel giro di pochi giorni, tutti i controlli sono stati negativi e, anche se i medici hanno profuso un impegno totale, resta la loro amarezza per il decesso di un giovane uomo e per il dolore della famiglia”. Così la direzione del Pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano sulla morte dell’ex presidente del Cai, Piero Concia, per la quale la moglie ha presentato una denuncia alla procura. “Il 2 luglio scorso il paziente, affetto da una grave patologia in fase avanzata – si tra l’altro in una nota della direzione – alle ore 23.43 si è presentato al pronto soccorso accusando dolori addominali. E’ stato sottoposto ad alcuni accertamenti ma, non essendo emerso nulla di nuovo, gli sono stati somministrati analgesici, cioè antidolorifici. Contrariamente al parere dei medici, che avrebbero voluto trattenerlo sotto osservazione per alcune ore in attesa degli specialisti – continua la nota – il paziente, alla presenza dei familiari, ha manifestato con decisione la volontà di tornare a casa, accettando l’invito a ripresentarsi il giorno dopo per farsi controllare”. Secondo la direzione, l’indomani, venerdì 3 luglio, Concia è tornato in pronto soccorso, poco prima delle ore 10.00, manifestando ancora dolori addominali. “Una radiografia diretta all’addome – è un altro passo della nota della direzione dell’unità operativa dell’ospedale -, ha dato esito negativo e ad essa sono seguiti altri accertamenti, tra cui una radiografia alla colonna vertebrale che ha evidenziato la malattia, già nota al paziente, in fase avanzata. I medici lo hanno quindi sottoposto a una terapia antalgica (antidolorifica) e lo hanno invitato a tornare in ospedale il giorno dopo per verificare l’efficacia delle cure prescrittegli”. Stando alla ricostruzione dell’ospedale, “il 4 luglio, però, il paziente non si è ripresentato ed è tornato al pronto soccorso solo il giorno successivo, il 5 luglio, accusando ancora dolori molto forti ai glutei e una sofferenza dispnoica, cioè dovuta ad affanno”. “Gli è stata fatta nuovamente una radiografia diretta all’addome – prosegue la direzione del pronto soccorso -, da cui è emersa una perforazione intestinale, a cui è seguita una Tac di conferma. Portato immediatamente in sala operatoria e sottoposto a intervento chirurgico, l’uomo è deceduto durante l’operazione”. Nella nota la direzione del pronto soccorso sottolinea che “che il personale medico e infermieristico, pur avendo compiuto ogni minuzioso accertamento in tutti gli accessi del paziente in ospedale e condotto con ogni possibile scrupolo i controlli, non può fare a meno si sentirsi amareggiato”.