Avezzano. Voleva fuggire subito dopo l’incidente. E’ quanto emerge, secondo una delle ipotesi investigative, dalle testimonianze raccolte dai carabinieri, riguardo a Jarrar Ayoub (25), il marocchino accusato della morte di Sara Sforza (23) e che deve rispondere di omicidio stradale poiché trovato alla guida sotto effetto di alcol e droghe.
Sembra che ci siano testimoni secondo cui lo straniero avrebbe tentato di allontanarsi subito dopo l’incidente, fermato però da alcuni automobilisti. Inotre, sempre secondo delle testimonianze, attorno all’auto di Jarrar Ayoub (25), prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, si sarebbero accalcati numerosi stranieri, frugando nell’abitacolo.
Intanto è stato arrestato anche il marocchino che, secondo quanto emerso dalle indagini, si trovava sul lato passeggeri al momento dell’incidente che ha portato alla morte di Sara Sforza. Si tratta di Youssef El Mamouni (31), ricercato in tutta Italia per reati di spaccio e condannato già dal tribunale di Lecco. Il giovane, latitante, sarebbe fuggito subito dopo l’incidente. È stato trovato dalla polizia del commissariato di Avezzano mentre era in un bar di Celano frequentato da molti stranieri.
Era pronto a rimpatriare. Sembrerebbe che si fosse rifugiato in abitazioni provvisorie e che avesse intenzione di allontanarsi soprattutto alla luce dell’incidente mortale che vede indagato il suo connazionale, Jarrar Youab, per omicidio stradale. Per lui potrebbe configurarsi il reato di omissione di soccorso.