Avezzano. L’autopsia sul corpo di Mino Porcelli, 63 anni, il barista di Luco dei Marsi, da anni gestore del bar di via Cavalieri di Vittorio Veneto ad Avezzano, morto dopo 36 ore dal ricovero in pronto soccorso nel reparto di osservazione breve, si terrà oggi pomeriggio come disposto dalla magistratura.
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Avezzano, coordinati dal comandante Bruno Tarantini, hanno sequestrato le cartelle cliniche in attesa che venga eseguito l’esame sul corpo della vittima. Sono state già raccolte anche alcune testimonianze. Secondo la ricostruzione, l’uomo è arrivato in pronto soccorso giovedì pomeriggio, accompagnato dalla moglie Ernesta, a causa di un malessere generale e un forte dolore retrosternale. Dopo i primi accertamenti in pronto soccorso è stato trasferito nel reparto di osservazione breve dove è rimasto diverse ore sottoposto a ulteriori analisi.
Più tardi, sempre secondo i primi accertamenti e le informazioni raccolte dalle testimonianze di personale medico-infermieristico e dei familiari, il 63enne ha avuto di nuovo un peggioramento. Avrebbe chiesto di poter andare in bagno e, infine, si è accasciato ed è morto sabato mattina. Poche ore dopo i fratelli della vittima si sono recati alla caserma di Avezzano e hanno presentato una denuncia.
Non è chiaro per il momento come mai non sia stato ricoverato in reparto. I fratelli però ora chiedono verità e giustizia e per questo hanno presentato l’esposto alla magistratura avezzanese. La procura della Repubblica di Avezzano ha aperto un fascicolo e le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano Maurizio Maria Cerrato.