Morino. Sulla scorta delle consolidate esperienze di volontariato, che da anni vengono attivate nel Comune di Morino grazie alla generosa partecipazione di molti cittadini che dedicano il loro tempo nella cura e gestione di spazi e luoghi identitari, l’Amministrazione comunale intende adottare un regolamento per la gestione dei servizi e beni comuni e rafforzare l’attivazione di Patti di collaborazione.
Nella prospettiva di avviare questa fondamentale esperienza, in questi giorni è ospitata nella Riserva Regionale di Zompo Lo Schioppo una rappresentanza di ragazzi ed educatori di “Cubo libro”, un’associazione di promozione sociale che dal 2008 opera nel quartiere di Tor Bella Monaca a Roma. È una realtà che nasce dal basso per promuovere il diritto alla cultura e si occupa di attività educative e di animazione territoriale, tra cui il patto di collaborazione, di cui è promotrice, per la piazza di Largo Mengaroni.
La visita alla Riserva Regionale Zompo Lo Schioppo nasce come scambio di esperienze sui temi dell’amministrazione condivisa, ed è parte di un percorso di collaborazione che il comune di Morino ha attivato con l’Associazione Labsus, Laboratorio per la sussidiarietà, che parte dal presupposto che le persone sono portatrici non solo di bisogni ma anche di capacità che possono essere messe a disposizione della comunità, per contribuire a risolvere insieme problemi di interesse generale.
Il Sindaco Roberto D’Amico, a nome dell’intera Amministrazione comunale, afferma:” Il percorso che stiamo attivando vuole dare forza, attraverso una cornice istituzionale di partecipazione collettiva, al costante impegno e lavoro svolto volontariamente da molti cittadini di Morino, e allo stesso tempo provare a rafforzare un modello partecipativo, che riparta dalle pregresse esperienze di Agenda 21 Locale, che coinvolga tutti, soprattutto i giovani, nella vita del paese. Dobbiamo ricominciare a ragionare insieme sullo sviluppo e per la crescita culturale del nostro territorio, a partire dalla rigenerazione del borgo di Morino vecchio, su cui da tre anni sono attivi laboratori con gli studenti della facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, ma per il quale resta fondamentale il punto di vista e la condivisione di questa comunità”.