L’Aquila. “L’Assessore Di Stefano abbozza un tentativo di spiegazione dei dati diffusi dal Presidente Chiodi sulla liquidità ferma del Comune dell’Aquila pari a 200 milioni al 31 dicembre 2012. Dimentica però che tale disponibilità, inequivocabile sintomo di paralisi amministrativa di un ente, è solo l’apice di un trend che si è manifestato dal 2009 in poi”. Questa la precisazione di Antonio Morgante segretariato Generale della Presidenza della Regione Abruzzo. “Nel 2011 la cassa disponibile era pari a 90,32 milioni, 90,70 nel 2010 e 35,67 nel 2009”, ha continuato Morgante, “il dato importante è però relativo ai 100 milioni di avanzo di amministrazione che significano che al Comune dell’Aquila sono state attribuite in termini di competenza risorse per 100 milioni non spese dall’amministrazione. Quest’ultimo dato è sostanzialmente composto da investimenti previsti a fronte dei quali non sono stati fatti progetti, bandi e ovviamente pagamenti. Non c’è bisogno di un commercialista per comprendere le criticità derivanti da questi dati. Forse un amministratore attento avrebbe dovuto cogliere il segnale di allarme che il Presidente della Regione ha voluto mandare. Ossia pensare a spendere ciò che già si ha prima di battere nuovamente cassa”.