Pescara. Ischemia celebrale per Zdenek Zeman, da ieri è ricoverato in terapia intensiva neurologica al Policlinico Gemelli di Roma, la struttura che da giorni ospita anche Papa Francesco.
Zeman, che nel febbraio del 2024 si era dimesso da allenatore del Pescara per sottoporsi a una delicata operazione al cuore, nelle ultime ore avrebbe un deficit di forza e un disturbo di produzione del linguaggio compatibile con ischemia cerebrale in pazienti con pregressa comorbidita cardiologica e pregresso ictus. Il 77enne, che nell’ultima settimana aveva accusato una forte influenza, non è in pericolo di vita: è vigile e collaborante. Attualmente è sottoposto a ulteriori accertamenti in ospedale, ed è confermata la terapia antiaggregante e anticoagulante. In sostanza le condizioni che risultano stabili pur rimanendo in prognosi riservata. I parametri vitali comunque sono monitorati costantemente e sono in corso ulteriori controlli cardiologici e neuroradiologici.
I problemi di salute del tecnico originario di Praga e incallito fumatore sono cominciati con il primo ricovero del 12 dicembre 2023, quando fu colpito da un’ischemia transitoria poi superata, al punto che dopo pochi giorni Zeman tornò in campo per dirigere l’allenamento del Pescara. Nuovi problemi però si ripresentarono a inizio anno, costringendo Zeman alle dimissioni dal club abruzzese. Poi, un anno fa, c’è stato un altro ricovero a Pescara con relativa operazione durata due ore e nel corso della quale l’equipe chirurgica aveva provveduto a sistemare ben 4 bypass coronarici. Poi al boemo erano stati prescritti dai quattro ai cinque mesi di convalescenza che lo avevano forzatamente allontanato dal mondo del calcio.
L’ultima disavventura lo scorso ottobre, quando c’era stato un altro “attacco ischemico”. E ora tutti di nuovo a fare il tifo per lui, profeta del calcio offensivo con 1.132 ‘panchine’ fra i professionisti, l’uomo che sfiniva i calciatori a forza di gradoni e ripetute e al quale piaceva vincere “ma rispettando le regole”. Ma ora la partita da vincere è un’altra, la più importante.