Luco. “In riferimento all’appello dei genitori sulla questione del cambiamento di orario scolastico dell’Istituto comprensivo ‘I. Silone’ di Luco dei Marsi, i consiglieri di opposizione Ceci e Marraccini esprimono la massima condivisione rispetto alle preoccupazioni espresse dalle famiglie.”
È quanto si legge in una nota diffusa oggi da Luco Nuova, a firma di Francesco Ceci e Dante Marraccini, che qui si riporta integralmente.
“Se da un lato l’istituto scolastico ha piena ed esclusiva autonomia nell’organizzazione della didattica e nella gestione delle proprie attività, il suo modus operandi in questa circostanza appare fortemente discutibile per via della scarsa informazione e del pochissimo coinvolgimento delle famiglie coinvolte in una decisione di grande importanza. Le scuole possono decidere l’orario che ritengono più idoneo, ma correttezza vorrebbe che scelte come quella di togliere i rientri pomeridiani e allungare l’orario scolastico della mattina non possano essere assunte unilateralmente dal dirigente scolastico, specie se si pensa ai non pochi problemi che la stessa comporta per i genitori coinvolti e, in seconda battuta alle conseguenze derivanti per il servizio mensa erogato agli alunni.”
“A tale proposito, si evidenzia che l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo all’inizio di ogni anno scolastico ribadisce alla dirigenza scolastica la necessità di valutare con particolare attenzione le variazioni che incidono su percorsi già avviati per le classi in itinere, tenendo in considerazione la tempistica delle scelte organizzative relative all’orario scolastico, che deve essere compatibile con l’approvazione del PTOF e con le procedure di iscrizione, in modo che gli interessati possano operare consapevolmente la scelta. La caparbietà della dirigente nell’essere irremovibile sulle decisioni prese sembra accompagnarsi alla ferma intenzione di non accettare un incontro interlocutorio diretto con i genitori.”
“Ancor più grave, non risulta che il Comune, al di là delle competenze specifiche dettate dalla normativa di settore, si sia interessato alla questione aprendo un dialogo costruttivo con il dirigente scolastico e attivando un canale di mediazione. Accantonando sterili polemiche e in un’ottica esclusivamente collaborativa, è auspicabile per il bene della nostra comunità che il Sindaco intervenga al più presto per dare supporto alle famiglie interessate facendosi portavoce delle loro esigenze e delle loro perplessità. L’intera procedura, per i genitori, è stata poco chiara e gli stessi erano convinti che al questionario somministrato seguisse un momento di discussione ed uno successivo di votazione. La decisione adottata sarà pur legittima, ma considera esclusivamente le esigenze della scuola, del personale docente e amministrativo e non quelle delle famiglie e degli alunni.”
“Inoltre, secondo i genitori l’uscita alle 14 costituisce una difficoltà organizzativa per molte famiglie, per incastrare le attività extra scolastiche e, soprattutto, lo studio. In un paese come il nostro risulta indispensabile l’instaurazione di un dialogo sinergico ed un confronto costruttivo tra scuola e amministrazione comunale: il Sindaco è colui che più di chiunque altro è tenuto a conoscere le esigenze del territorio amministrato ed è chiamato a farsi portavoce dei bisogni dei cittadini che in lui hanno riposto la fiducia. Un dialogo che, tra l’altro, riteniamo debba contemplare anche altre questioni ancora aperte legate alla scuola della nostra comunità. Ad esempio l’area del parco giochi esterno e la composizione numerica delle classi, tanto per citarne due. L’installazione del parco giochi per i bambini dell’asilo all’esterno della scuola (con erba sintetica poggiata a terra), inaugurato e pubblicizzato a mezzo social, salvo poi esser rimosso senza darne adeguata comunicazione.”
“Quale motivo ha portato alla rimozione tanto frettolosa quanto la sua inaugurazione? Problemi di normativa o di spazi? Sta di fatto che i bambini della scuola materna non hanno uno spazio esterno destinato al gioco. La composizione numerica delle classi è un’altra questione delicata. Nella scuola media vi sono classi di 25 alunni che naturalmente influiscono sullo svolgimento della didattica quotidiana per i motivi che tutti conosciamo: la scuola di Luco dei Marsi risulta esser la prima in Abruzzo per numero di immigrati che frequentano l’istituto, molti dei quali sopraggiunti dall’estero ad anno in corso sovraffollando ancor di più le classi della scuola. In alcuni comuni limitrofi è stato possibile ridurre le classi a 12/13 unità e, a tale proposito, sarebbe necessario che l’Amministrazione Comunale verificasse presso l’Ufficio Scolastico Regionale l’opportunità di prevedere classi meno numerose allo scopo di favorire la fruizione della didattica per tutti gli alunni della nostra comunità. Quanto detto ovviamente comporterebbe la necessità di affrontare la questione della scuola anche da un punto di vista degli spazi. Come ben sappiamo quella che era e dovrebbe essere la struttura della scuola dell’infanzia (asilo), è ridotta ad uno scheletro di cemento armato, che da tre anni svetta ad imperitura memoria della scarsa capacità di gestione e controllo del cantiere da parte dell’amministrazione comunale. Ad oggi, stipate nel medesimo edificio son ospitate scuola dell’infanzia, primaria e media. Il plesso scolastico allo stato attuale non dispone quindi di aule aggiuntive da utilizzare per classi nuove. Una situazione delicata per la quale sarebbe d’uopo che l’amministrazione comunale, per il ruolo stesso che riveste, dimostrasse la giusta sensibilità, con necessaria mediazione ed interazione tra le parti.”