Avezzano. Cacciato dal catechismo, ferito con l’anta della porta in faccia e costretto a tornare a casa da solo, a piedi e senza il giubbino. E’ quanto denunciato ai carabinieri di un comune della Marsica orientale dai genitori di un bambino di 7 anni, finito al pronto soccorso a causa dei traumi riportati. In particolare, secondo il referto medico, i medici gli hanno riscontrato un edema al sopracciglio sinistro e lievi escoriazioni alla schiena. I fatti, secondo la denuncia dei genitori, sarebbero avvenuti in una casa canonica di un istituto religioso gestito dalle suore. Il piccolo, che era al catechismo con il fratello. Sul caso sono in corso indagini dei carabinieri coordinati dal maresciallo Loreto Ferrari visto che il genitore ha presentato una denuncia in una caserma della zona.
Questa presunta aggressione delle suore sarebbem, sempre secondo la denuncia, soltanto l’ultimo episodio controverso di una lunga serie causato dalle religiose nei confronti del bambino e dei suoi fratelli. Secondo il racconto del padre, da diverso tempo i bambini, due fratelli, avrebbero avuto un atteggiamento insolito quando tornavano dal catechismo. I genitori si sono accorti che qualcosa non andava ed erano preoccupati di fronte al mutismo dei figli. Dopo l’episodio contestato sarebbero venuti alla luce, secondo il racconto dei genitori, atteggiamenti di aggressività da parte delle religiose. Il bambino e i fratelli già alcuni mesi fa, la notte di Natale, sarebbero stati esclusi dall’attività organizzate in chiesa nelle funzioni religiose per le festività. Sempre per decisione delle suore.
Nell’ultimo episodio, sembra che il bambino stesse giocando con altri due compagni di classe. In quel momento sembra fossero presenti due suore. Dopo aver sgridato il bambino, sempre secondo quanto denunciato dai genitori, una delle due lo avrebbe preso di peso per le mani e gettato fuori dalla scuola senza ridargli il giubbino e senza avvisare i genitori. Mentre le suore lo stavano portando verso l’uscita, avrebbero sbattuto la porta senza attendere che oltrepassasse l’uscio, facendogli battere la testa contro l’anta. Il bambino è tornato a casa a piedi da solo. Quando la mamma ha visto che era ferito all’occhio si è fatto raccontare tutto l’accaduto, confermato dal fratellino. Dal distretto diocesano del territorio spiegano che ufficialmente la forania non è stata interessata della vicenda che riguarda una vicenda locale. Sul caso, però, sono in corso indagini dei carabinieri che dovranno fare luce sulla delicata vicenda.