Avezzano. Minaccia i carabinieri e i loro figli: “siamo musulmani, non abbiamo paura di nulla”. Tutto ciò perché lo stavano controllando. Ora però dovrà presentarsi davanti al giudice con giudizio immediato. Nei guai un macedone, W.Z., che avrebbe affermato al posto di blocco: “ti sparo, siamo musulmani non abbiamo paura di nulla e sparo anche ai tuoi figli”. L’accusa è di resistenza a pubblico ufficiale a causa di violenza e minacce per aver intimidito con avvertimenti e insinuazioni due carabinieri. L’episodio è avvenuto al 2015 quando un maresciallo e un appuntato, entrambi in servizio nella caserma di Vallinfreda, a pochi chilometri da Carsoli, hanno fermato due macedoni della Piana del Cavaliere che viaggiavano a bordo di un Fiat Iveco.
Durante il controllo dei due giovani operai la situazione è diventata incandescente. Uno di loro si è improvvisamente scagliato contro la pattuglia e ha cominciato a minacciare i due militari dell’Arma. “Ti sparo”, avrebbe affermato lo straniero difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, “a noi non ce ne fotte niente della galera e qui finisce male”. Le minacce sono continuate e hanno chiamato in causa anche i familiari dei militari.
“Siamo musulmani”, avrebbe aggiunto il macedone, “non abbiamo paura né di te e neanche di lui. Sappiamo chi siete e che avete dei figli”. A quel punto lo straniero ha circoscritto le intimidazioni aggiungendo che uno dei due aveva “due figli di tre e otto anni”. Questa situazione non ha però intimorito i due militari che hanno proseguito le indagini. Il macedone dovrà presentarsi davanti al giudice con citazione diretta il 10 aprile.