Avezzano. Dopo le affermazioni del responsabile delle risorse umane della Micron di Avezzano, Raffaele Credidio, su “Il Sole 24 ore” in cui illustrava gli aspetti positivi dei turni di 12 ore, il segretario della Fim, Antonello Tangredi, intervienne sulla questione. «La dichiarazione di Credidio “mi crede se le dico che fatico a trovare volontari disposti a fare il turno da otto ore ?”», afferma Tangredi, «è un azzardo, visto che, non si conoscono dati ufficiali, su quanti e quali tipologie di lavoratori siano disposti a tornare alla turnazione di 8 ore, tenendo presente che, mai nessun sondaggio bilaterale è stato fatto. L’affermazione secondo la quale, con questo tipo di turni si lavora 140 giorni in un anno solare è un’ ovvietà derivante dalle 1700 ore contrattate il 24.12.1999. 1700 ore: qualche ora in meno del c.c.n.l. ! Niente di più in cambio di una rivoluzione “oraria” e di una complicazione della vita dei lavoratori ! Non dice, però, Credidio e/o l’azienda che, al 31.12.08 i dipendenti erano 2064 e che oggi superano di poco i 1700. Non dice, però, quanti dipendenti sono andati via negli anni e, soprattutto, quanti sono stati “costretti”, da questi turni, ad abbandonare il posto di lavoro, a partire dalla “rottamazione” del 2002, fino alla mobilità chiusa il 31.12.10. Non si capisce, poi, da dove venga fuori l’aumento del 25% dello stipendio, visto che, l’unico istituto economico frutto dell’accordo del 24.12.1999, è il premio giornaliero di 4.5 euro e 9 euro per il notturno: quindi, solo un elemento variabile basato sulla presenza. Non dice, però, che, sui turni di 12 ore, la Micron e, per essa Sergio Galbiati, mise i lavoratori ed il sindacato davanti ad una scelta: o i turni di 12 ore o la fabbrica sarà chiusa ! Omette di dire, che, la Micron si è sempre rifiutata di rispettare l’accordo nel punto dove si parla della riduzione delle due notti consecutive ! Omette di dire, che, il “gentlemen agreement” (patto fra Gentiluomini) di Galbiati sulle pause (le 3 ore di break), durò poco più di un anno e che, alla minaccia della disdetta dell’accordo del 1999, la risposta fu: noi chiudiamo la fabbrica ! Non dice nulla, invece, per ovvie ragioni di “bottega”, del fatto che, con i 21 turni (meglio conosciuti come turni 6+3), FAB9 fece registrare le migliori performance produttive ! Si potrebbe andare avanti 12 ore a scrivere tesi opposte a quelle del Responsabile delle risorse umane ma, come fare (con un minimo di “malizia” sindacale) a non pensare che, forse, Credidio abbia avuto questo slancio per 2 e ben definiti fini ? 1) Mettere le mani avanti in prospettiva della piattaforma di 2° livello da discutere ad Avezzano; 2) Far digerire ai dipendenti della 3 SUN di Catania un accordo imposto e sperimentato ad Avezzano. A Catania, per uscire dalla “malizia” sindacale e tornare ai giorni nostri, è appena partita la turnazione a 21 turni con qualche significativo riconoscimento economico, segno evidente che: ”un altro mondo è possibile “. La FIM – CISL proverà a contattare il “Sole 24 Ore” per chiedere di controdedurre rispetto all’articolo del 31 maggio scorso, aggiungendo all’intera vicenda, la questione ancor più delicata e spinosa degli ultimi giorni, rappresentata dall’aumento dei valori delle proteine nelle urine dei turnisti, alla quale, il medico competente, su sollecitazione dei RLS, ha fornito una risposta che, oltre a non tranquillizzare, lascia molto spazio a pensieri finora sconosciuti. Dopo quasi 12 anni di turni di 12 ore, è arrivato il momento di pretendere l’insediamento di una Commissione medico sanitaria Superiore presso il Ministero della Salute, per il monitoraggio della SALUTE dei lavoratori della Micron di Avezzano, visto che, oltre allo SPOT di Credidio, i risvolti sulle reali conseguenze di questo turno sono davvero IGNOTE a tutti.