Avezzano. Il rinnovo per l’accordo delle 12 ore alla Micron si fa attendere. Oggi, nella sede di Confindustria L’Aquila, durante l’incontro tra la Direzione Aziendale Micron, Confindustria L’Aquila, le Segreterie Provinciali di FIM-FIOM-UILM-FISMIC e la RSU di stabilimento è stata discussa la piattaforma di secondo livello, senza giungere però ad alcun risultato. Durante l’incontro l’azienda, coerentemente a quanto previsto dal contratto, ha notificato la necessità di avviare un programma di riduzione dell’accantonamento delle ferie e dei permessi annuali retribuiti. Come noto, il settore dei semiconduttori, che risente dell’andamento dell’economia mondiale ed in particolare della frenata dei consumi di apparecchiature elettroniche, sta attraversando un momento non positivo. In particolare il business dei sensori CMOS (dispositivi prodotti ad Avezzano) è caratterizzato da una forte ciclicità e da improvvise diminuzioni degli ordini seguite a breve distanza da temporanee riprese. L’obiettivo di Micron in questo contesto è quello di preservare le riserve finanziarie, adattandosi velocemente alle nuove condizioni per uscirne rafforzati, come più volte fatto in passato. In particolare il sito di Avezzano, al fine di migliorare la propria situazione economico/finanziaria, ha la necessità di gestire in modo sano il bilancio aziendale intervenendo sulle componenti variabili del costo del lavoro come la fruizione di ferie e PAR che, se non goduti, rappresentano una passivita’ sul bilancio aziendale. “Il programma di riduzione dell’accantonamento delle ferie e dei P.A.R” dichiara Fabrizio Famà, Responsabile degli Affari Generali per Micron Italia, “riguarderà soprattutto il personale non direttamente collegato alla produzione in modo da non avere impatto sui piani operativi dell’azienda. Nonostante lo scenario operativo di breve periodo sia caratterizzato da buoni livelli di capacità produttiva utilizzata” continua Famà “ciò non significa che la difficoltà congiunturale sia superata. Durante le temporanee riprese di mercato è fondamentale riuscire a capitalizzare risorse, al fine di poter reagire con prontezza ai contraccolpi negativi che si prevedono nel futuro. Il programma di riduzione dell’accantonamento delle ferie e dei P.A.R. trova una ragionevole spiegazione in tale visione di business”. Altro punto toccato durante l’incontro è stato quello relativo all’accordo sulle 12 ore. L’azienda, ricevuta per la prima volta illustrazione sulla piattaforma proposta dal sindacato, ha ribadito la propria posizione in merito specificando che lo stabilimento di Avezzano si trova a competere in un quadro molto complesso caratterizzato da altissimi costi di gestione, da quello del lavoro, a quello per l’approvvigionamento di materie prime, in un mercato che risente della crisi economica mondiale. In tale contesto le riflessioni strategiche devono essere fatte in ottica conservativa, orientata cioè alla salvaguardia dei posti di lavoro e non in ottica espansiva; oggi l’efficienza dell’organizzazione è dunque imprescindibilmente legata al sistema di turnazione basato sui turni avvicendati da 12 ore per ragioni legate alla produttività aziendale. Questi fattori determinano un vantaggio competitivo per la Compagnia fondamentale, al quale non è possibile rinunciare. Le parti hanno comunque ritenuto opportuno fissare già da oggi altri due incontri per proseguire la discussione nei giorni 28 Novembre e 2 Dicembre.Il Segretario della FIM CISL Antonello Tangredi, ha illustrato in maniera esaustiva tutti i punti presenti nella Piattaforma soffermandosi sui capitoli riguardanti l’orario di lavoro per i Turnisti (8 ore contro le 12 ore), le pause (da normare per evitare discussioni tra le parti), il PDR(Premio di Risultato) mai fatto con Micron e fermo dai tempi della Texas (1996-1997), il Premio Feriale o Quattordicesima fermo a €892 dall’ultima revisione risalente al 1997 (ancora con Texas!).
Dopo aver ascoltato con relativo interesse l’esposizione della Piattaforma, il dott. Famà ha esordito affermando di dover capire ancora di cosa si sta parlando e di dover fare al riguardo delle serie riflessioni. Partendo dall’inciso che lo stabilimento di Avezzano è attualmente adeguato alla moderna tecnologia ed anzi per certi versi è all’avanguardia per quello che riguarda gli standard di quality e security, il direttore delle relazioni industriali di Micron ha rimarcato il fatto che ci attendono dei periodi di grande sacrificio con l’obiettivo di farci rimanere appetibili sul mercato dei semiconduttori e di poter utilizzare al massimo tutto ciò che si e’ acquisito nel tempo (vedi la “vecchia” organizzazione del lavoro). Inoltre ha anche sottolineato che, non potendo l’Azienda essere vista come un ammortizzatore sociale in senso assoluto, vorrebbe coinvolgere il territorio (la politica provinciale e regionale) per essere coadiuvati nelle loro scelte anche dolorose (a quanto pare nulla è cambiato nel corso degli anni sull’orizzonte aziendale per quel che riguarda le problematiche dell’usura da clean-room con i turni di 12 ore ed una piu’ o meno volontaria mobilita’). A questo punto le parti sociali, nel ricordare alla dir. aziendale che la Regione Abruzzo ha dato per risolto il problema Micron dopo il ritiro della CIGO lo scorso 7 Nov., ha rinviato la discussione ai prossimi incontri previsti per il 28 Nov ed il 2 Dic 2011. A margine della riunione Albertini ha affermato che l’Azienda ha l’assoluta necessità di formulare un programma di PAR a ridosso della fine dell’anno (per il periodo natalizio). Ha anche sostenuto che a seconda dei carichi di lavoro i daily o giornalieri potranno usufruire di 36 ore di PAR per tale periodo (solo per i dipartimenti di supporto e non direttamente legati alla produzione), mentre per gli shifts o turnisti le ore di PAR da godere potranno essere solamente 12 piu’ le eventuali ferie previste per legge. L’Azienda si fara’ carico di notificare il monte ore di PAR ad ogni dipendente tramite i propri SPV’S.
Dopo aver ascoltato con relativo interesse l’esposizione della Piattaforma, il dott. Famà ha esordito affermando di dover capire ancora di cosa si sta parlando e di dover fare al riguardo delle serie riflessioni. Partendo dall’inciso che lo stabilimento di Avezzano è attualmente adeguato alla moderna tecnologia ed anzi per certi versi è all’avanguardia per quello che riguarda gli standard di quality e security, il direttore delle relazioni industriali di Micron ha rimarcato il fatto che ci attendono dei periodi di grande sacrificio con l’obiettivo di farci rimanere appetibili sul mercato dei semiconduttori e di poter utilizzare al massimo tutto ciò che si e’ acquisito nel tempo (vedi la “vecchia” organizzazione del lavoro). Inoltre ha anche sottolineato che, non potendo l’Azienda essere vista come un ammortizzatore sociale in senso assoluto, vorrebbe coinvolgere il territorio (la politica provinciale e regionale) per essere coadiuvati nelle loro scelte anche dolorose (a quanto pare nulla è cambiato nel corso degli anni sull’orizzonte aziendale per quel che riguarda le problematiche dell’usura da clean-room con i turni di 12 ore ed una piu’ o meno volontaria mobilita’). A questo punto le parti sociali, nel ricordare alla dir. aziendale che la Regione Abruzzo ha dato per risolto il problema Micron dopo il ritiro della CIGO lo scorso 7 Nov., ha rinviato la discussione ai prossimi incontri previsti per il 28 Nov ed il 2 Dic 2011. A margine della riunione Albertini ha affermato che l’Azienda ha l’assoluta necessità di formulare un programma di PAR a ridosso della fine dell’anno (per il periodo natalizio). Ha anche sostenuto che a seconda dei carichi di lavoro i daily o giornalieri potranno usufruire di 36 ore di PAR per tale periodo (solo per i dipartimenti di supporto e non direttamente legati alla produzione), mentre per gli shifts o turnisti le ore di PAR da godere potranno essere solamente 12 piu’ le eventuali ferie previste per legge. L’Azienda si fara’ carico di notificare il monte ore di PAR ad ogni dipendente tramite i propri SPV’S.