Avezzano. La Micron intervista Günther Ernst, Ceo & Coo di LFoundry, l’azienda che, da qualche giorno, ha firmato un accordo vincolante per l’acquisizione dello stabilimento di Avezzano della Micron Technology.
Günther, ci potresti parlare di LFoundry?
LFoundry è una compagnia che opera nel mercato dei semiconduttori nata nel 2008 dall’iniziativa di alcuni esperti del settore che condividevano l’ambizione di cambiare il mondo dell’analog mixed signal. Nel 2010 LFoundry ha acquisito il sito produttivo di Atmel, a Rousset, in Francia e lo ha convertito nel modello foundry. Appena finalizzata l’acquisizione di Avezzano, potremo ampliare la nostra presenza in Europa e servire un ventaglio di clienti in tutto il mondo.
Perchè il binomio LFoundry e Avezzano può creare opportunità a entrambi ?
Il sito di Avezzano è uno stabilimento produttivo di eccellenza mondiale in grado di poter cogliere nuove opportunità di business soprattutto in mercati di nicchia (oltre a continuare a fornire prodotti per Aptina). Al mondo esistono pochissimi stabilimenti a 200mm tecnologicamente evoluti come quello di Avezzano. Le competenze e il valore delle persone di Avezzano aiuteranno LFoundry ad incrementare il suo successo, guidati dalle nostre strutture di Sales e Marketing. Lo stabilimento di Avezzano potrà così uscire dall’attuale vincolo del mono-cliente, non essendo condizionato dal vincolo della proprieta’ intellettuale di Micron.
Quello firmato in questi giorni è un accordo vincolante. Il closing sarà firmato entro la primavera. Cosa c’è in discussione ancora?
Ci sono diversi aspetti su cui si sta lavorando. Ad esempio, sotto alcune condizioni, parte delle quali in discussione con il Ministero dello Sviluppo Economico, il management italiano potrà rivestire un ruolo importante all’interno di LFoundry; nutriamo una grande stima nei confronti della dirigenza del sito di Avezzano e dei dipendenti che hanno reso lo stabilimento di Avezzano eccellente nel mondo.
Che tipo di business plan ha LFoundry?
Il business plan di LFoundry è costruito su solide basi e comprende tecnologie chiave per applicazioni in forte crescita oltre che una vasta e consolidata rete di clienti. Le competenze di Avezzano ci permetterarrano di aumentare la nostra dimensione e di essere presenti su diversi settori, quali il power management, l’automotive, il medicale e l’Opto-Electronica.
Lo stabilimento di Landshut in Germania è stato chiuso per insolvenza qualche anno fa. Cosa è accaduto?
La sostenibilità di qualunque foundry al mondo è condizionata da alcuni fattori critici che sono il tempo e la dimensione. Il contesto economico, inoltre, influenza pesantemente le condizioni di mercato. Appena nata, LFoundry poteva beneficiare di un accordo di produzione con l’azienda uscente (Renesas) di soli 14 mesi. Eravamo una compagnia piccola e abbiamo dovuto fronteggiare una delle peggiori crisi economiche a livello mondiale. Nonostante ciò, siamo riusciti a cogliere diverse opportunità di business. Sfortunatamente, nel 2011 le conseguenze industriali che il terremoto in Giappone ha generato e la crisi dell’area euro hanno annullato tutti i nostri sforzi. Devo confessare che abbiamo imparato molto da quella difficile situazione.
Cosa prevedete per il fab di Avezzano ?
Aptina garantirà un livello di produzione minimo per 4 anni, come da accordi già sottoscritti tra le parti. La tecnologia presente ad Avezzano permette lavorazioni molto sofisticate e LFoundry possiede un vasto e dinamico portafoglio clienti. Tutto ciò ci permetterà di crescere in modo sostenibile nel tempo.
Che tipo di accoglienza vi aspettate dalle persone di Avezzano?
Siamo felicissimi di poter lavorare qui. Ad Avezzano ci sono professionisti eccellenti, lavoratori seri con elevatissime capacià e competenze. Sappiamo che lo stabilimento riveste un ruolo cruciale per l’intera economia locale e faremo del nostro meglio per continuare a rivestire un ruolo importante per la Regione Abruzzo. Il nostro obiettivo è quello di creare un forte spirito di team capace di sostenere un nuovo grande progetto industriale, 100% europeo. Siamo fiduciosi che le autorità italiane aiuteranno nel progetto di costruire una politica industriale europea competitiva nel settore. Abbiamo davanti tante sfide da vincere e ci candidiamo a diventare una Foundry leader in Europa che può servire mercati e clienti in tutto il mondo.