Avezzano. Nuovi tagli nel mondo Micron: 17 gli esuberi nel polo di ricerca di Avezzano. La multinazionale americana durante l’incontro di oggi al ministero per lo Sviluppo economico ha annunciato che taglierà del 50 per cento il personale presente negli stabilimenti di tutta Italia. Nello specifico la Micron ha deciso di mandare a casa la metà dei suoi dipendenti dopo aver venduto alla LFoundry lo stabilimento di Avezzano con 1.600 dipendenti e aver attuato altri tagli negli altri siti della penisola. Una politica aziendale che mira quindi, nonostante goda di ottima salute tanto da aver fatturato di 4 miliardi di dollari a novembre, in crescita del 42% rispetto al trimestre precedente e del 120% su base annua, ad abbandonare l’Italia. I tagli annunciati oggi verranno spalmati su tutti gli stabilimenti italiani. Ad Avezzano, dove ormai è rimasta solo una piccola parte di lavoratori, sono stati annunciati 17 esuberi su 92 dipendenti,: 128 su 324 dipendenti a Catania, 223 su 507 ad Agrate, 53 su a 131 a Napoli. “Con questa azione Micron è chiaro che abbandonerà definitivamente l’Italia”, ha spiegato Michele Paliani, segretario provinciale di Uilm – Uil presente all’incontro in via Molise, “per ora sta facendo questi tagli che interesseranno anche Avezzano poi procederà smantellando tutti gli stabilimenti. Il ministero ha chiesto di spostare di una settimana l’invio delle lettere di licenziamento, ma l’azienda ha risposto che già da domani stesso (oggi per chi legge) saranno spedite. All’incontro di martedì anche noi porteremo i nostri rappresentanti istituzionali per cercare di difendere i lavoratori e soprattutto la Marsica”.