Avezzano. La notizia di settecento esuberi dalla Micron si va ad aggiungere pesantemente alle ormai quotidiane notizie di licenziamenti, chiusure, cassa integrazione, ecc. Settecento famiglie a rischio e chissà quanti giovani e bambini si ritroveranno senza certezze per il loro futuro. Il colpo per l’intera economia marsicana è tremendo: ancora più disoccupati, ancora meno consumi, chiusura di altre attività, altri disoccupati….e il ciclo continua. La Micron è la principale azienda del nostro territorio è quindi necessario e doveroso che tutte le istituzioni, dai comuni al governo, dalla provincia alla regione, cerchino di trovare una soluzione. Si analizzi finalmente quale è il vero problema per lo stabilimento Micron di Avezzano, quali sono quei fattori di improduttività, di alti costi, ecc. E’ noto che la Marsica soffre di uno spaventoso deficit infrastrutturale ed energetico: la ferrovia obsoleta ed inefficiente e l’autostrada non proprio economica portano all’isolamento e a costi di trasporto elevati per le aziende marsicane; l’assenza di fonti di energia nel territorio porta alti costi nell’approvvigionamento; un sito di serio trattamento dei rifiuti (come in Francia per capirci) per abbattere anche i costi di smaltimento. Ogni volta che scoppia una crisi, nella Micron o in altri stabilimenti, queste vengono risolte puntualmente con soluzioni a breve termine, rinviando ogni volta il problema. Ora non si può rimandare oltre. Si deve pensare a un progetto di lungo termine, al futuro di quei figli che oggi rischiano di ritrovarsi con entrambi i genitori senza stipendio e inesorabilmente con una prospettiva negativa per il futuro. Il problema degli spread alti è anche e soprattutto questo: scegliere soluzioni a breve termine non considerando gli effetti nel lungo termine.Il problema Micron, ma il problema dell’intero territorio marsicano, deve essere di assoluta priorità nell’ordine del giorno di ogni istituzione locale. Basta pensare a problemi come quello delle decorazioni natalizie, si pensi invece alle settecento famiglie che non si accorgeranno nemmeno del Natale. La regione e il governo si impegnino, in prima persona, seriamente, concretamente e celermente invece di non presentarsi agli incontri! Noi GIOVANI UDC MARSICA esprimiamo vicinanza e solidarietà a quegli operai che, se le istituzioni non saranno capaci di trovare soluzioni vere al problema, si ritroveranno nella tremenda situazione di guardare negli occhi i figli sapendo di non potergli garantire un futuro.