Avezzano. Micron ha pubblicato i risultati trimestrali e sono inferiori alle attese. Alla base di tale situazione ci sarebbe il calo delle vendite di Pc che continua a pesare sulla sua attività.
I DATI. E’ stato registrato un quarto trimestre fiscale in perdita di 243 milioni di dollari, o 24 centesimi per azione, contro una perdita di 135 milioni, o 14 centesimi per azione per il corrispondente periodo dell’esercizio precedente del 2011. Il fatturato è stato 1,96 miliardi dollari, rispetto ai 2,14 miliardi passati. Gli analisti si aspettavano per il produttore di chip e sensori d’immagine una perdita di 23 centesimi per azione, su un fatturato di 2,12 miliardi di dollari, secondo un sondaggio di FactSet.
LA CRISI DEI PC. I produttori di Dram (Dynamic Random Access Memory) come Micron sono fortemente dipendenti dal settore dei personal computer, che consuma quasi il 50 per cento della produzione totale. Ora sono alla ricerca di mercati di telefonia mobile proprio per ridurre la loro dipendenza da produttori di pc. Al riguardo si prevedono perdite per un altro paio di trimestri.
LE REAZIONI. Il presidente Micron Mark Adams ha affermato sulla questione che ci sono segni di tagli alla produzione o di cadute di spese in conto capitale proprio per la stabilizzazione del mercato delle memorie Dram. Le vendite di chip Nand è calato del 12 per cento rispetto al terzo trimestre e quelli di chip Dram è diminuito del 9 per cento.
L’azienda, in sostanza, vive difficili condizioni di mercato anche per i prezzi medi di vendita nel corso dell’anno, e ciò è stato confermato dal delegato Mark Durcan.
LA VENDITA DELLO STABILIMENTO. Tutto ciò ha riflessi sullo stabilimento di Avezzano perché condiziona lo stato di salute della multinazionale che è intenzionata a vendere lo stabilimento italiano ed è in cerca di un acquirente da troppo tempo.
La lentezza economica in Europa e negli Stati Uniti e l’eccesso di offerta di chip Nand, utilizzati da Apple e altri produttori di cellulari, hanno modificato i prezzi rispetto allo scorso anno causando perdite alla Micron, che è l’unico grande produttore di chip di memoria negli Stati Uniti.
I SINDACATI. Fim, Fiom e Uilm, sindacati metalmeccanici, si dicono preoccupati e in un incontro alla sede nazionale di Corso Trieste 36 a Roma parlando della situazione del settore della microelettronica hanno sottolineato che ci si trova di fronte a “raffreddamento” produttivo e tutto ciò con la mancanza di una politica industriale e di stasi degli investimenti. Al riguardo è stata evidenziata la necessità di un intervento delle istituzioni, Governo in primis.
SCIOPERO. Si pensa già a una manifestazione unitaria in tutta Italia con assemblee in ogni stabilimento di elettronica in crisi, compreso quello di Avezzano. Per rilanciare una politica industriale del settore, i Coordinamenti e le Organizzazioni sindacali sono impegnati a realizzare un evento pubblico nei prossimi mesi a partire da una iniziativa comune in tutte le sedi italiane nella giornata di venerdì 5 ottobre che vedranno coinvolti direttamente le lavoratrici ed i lavoratori in assemblee in sciopero per illustrare e condividere il percorso intrapreso.
FONDO SOLIDALE. Sulla questione della cassa integrazione iniziata da tre giorni, è intervenuto invece il sindacato Fismic. “Considerate le modalita’ di gestione della rotazione in “Cigo” che la direzione aziendale della Micron ha attuato”, affermano dal sindacato, “mettendo di fatto circa 200 lavoratori a zero ore, e 1400 a ruotare con tempistiche diverse, nel ritenere il fatto decisamente denigrante e discriminatorio, di concerto con la segreteria Nazionale abbiamo deciso di versare le quote degli iscritti della Micron in un fondo di solidarieta’ per la durata della cigo fino al 23 dicembre e ridistribuito ai lavoratori a zero ore che aderiranno.
COINVOLGERE I COMUNI. Tale iniziativa ,messa in pratica da un programma congiunto tra Segreteria di Avezzano e Segreteria Generale, fara’ appello a contribuire a tutte le giunte comunali dei paesi marsicani e rovetani. A quest’ultimi,cosi come normali cittadini che volessero contribuire, presenteremo un regolamento con le modalita’ d’esercizio al fine di garantire la massima trasparenza e correttezza. L’adesione dei cassintegrati deve avvenire entro il 12 ottobre con modalita’ che comunicheremo in seguito.