Avezzano. Micron non conferma. Micron non smentisce. Per questioni di opportunità economica e aziendale (Micron è quotata in borsa), la multinazionale americana che entro 60 giorni andrà via da Avezzano perché firmerà per la vendita con un’azienda acquirente. Si parla della Lfoundry. Sono solo voci, ma voci attendibili. Non ci sono certezze e potrebbe esserci un colpo di scena, ma se fosse così i sindacati si sono detti molto preoccupati. Ma cosa è la LFoundry? LFoundry è stata fondata nel 2008 sulla fab ex Renesas che si trova a Landshut, in Germania. Nel 2010 ha acquisito LFoundry Rousset della Atmel, nello stabilimento in Francia. La struttura tedesca supporta fino a 0.15um processo, mentre il processo di fabbricazione francese scende a 0.11um. Come sta la LFoundry? Alla fine del 2011 l’EETimes aveva scritto che LFoundry aveva fallito e che lo stabilimento tedesco era insolvente, mentre quello francese continuava le operazioni. Il giornale aveva sostenuto che solo 60 dipendenti su 295 rimanevano a Landshut, il resto era già stato licenziato. “La decisione”, citava l’EETimes facendo parlare Michael Lehnert, CEO di Lfoundry GmbH, “è stata presa per bloccare lo stabilimento e vendere l’attrezzatura”. Un amministratore fallimentare in Germania, semre secondo la fonte giornalistica, doveva decidere il destino di LFoundry a Landshut. LFoundry aveva acquisito da Renesas produttore giapponese di chip nel 2008. Una mossa che l’amministratore aveva criticato. Questa però è storia vecchia. Nel 2012, infatti, grazie alla concretizzazione di diversi progetti su larga scala, LFoundry ha manifestato l’intenzione di investire un totale di 25 milioni di euro sull’innovazione per i prossimi tre anni. I suoi ultimi sviluppi includono LF110 PDK (Design Kit) per il processo di alluminio 110nm con un optional 90nm per sensori di immagine. Il PDK è stato pubblicato a maggio 2012 e MPW fase iniziale (progetto di wafer multi) sono in esecuzione in linea. LFoundry a una capacità di circa 20.000 wafer/mese. Sempre l’EETimes sostiene che i 25 milioni di euro di investimento sono destinati allo stabilimento francese mentre l’impianto a Landshut, in Germania, è stato chiuso.