Avezzano. Operazione salvaguardia della Micron inserita in un tavolo di settore sulla microelettronica: il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, non condivide l’ottimismo del Presidente della Regione, Giovanni Chiodi, rispetto all’azione del Governo, e riparte all’attacco dell’esecutivo Monti affinché “apra subito un tavolo di settore incentrato sulle politiche industriali nel campo dei semiconduttori. Chiodi”, osserva il primo cittadino di Avezzano, “non ha ben colto il rischio che incombe sulla seconda realtà produttiva della Regione Abruzzo”, dove i vertici aziendali, senza battere ciglio, hanno messo sul tavolo ministeriale 700 esuberi su 1.624 dipendenti. “Per evitare una pesante mazzata sull’occupazione”, sostiene Di Pangrazio, “il Governo non può limitarsi ad attendere il piatto che servirà sul tavolo il management della Micron guidato da Sergio Galbiati, ma prendere le redini della partita e alzare il livello di confronto per guidare una transizione delicata che non ammette errori, né tentennamenti. In gioco ci sono centinaia di posti di lavoro e la sorte di un intero territorio, con riflessi negativi anche nel vicino Lazio”. Per Di Pangrazio, quindi, il governo deve aprire una partita che riguardi l’intero settore della micro-elettronica finalizzata a scongiurare lo smantellamento del sito -una realtà industriale al top nella produzione delle memorie a 200mm- e l’arretramento del sistema Paese su tecnologie di fondamentale importanza per il futuro, mentre il Presidente Chiodi deve cambiare marcia e dare un sostegno concreto per difendere un’azienda che pesa per quasi il 10% sull’export della Regione.