Avezzano. Nell’incontro tenutosi ieri al ministero dello Sviluppo economico con i rappresentanti di Micron Technology, la multinazionale americana dei semiconduttori, è stata confermata la volontà da parte dell’azienda di tagliare il personale. Il ministero, rappresentato dal sottosegretario Claudio De Vincenti che conosce la vertenza Micron ha consigliato alla multinazionale di far ricorso alla cassa integrazione per gestire i 419 esuberi, 17 dei quali nel sito di ricerca e sviluppo di Avezzano. I delegati di Micron hanno rigettato tutte le richieste che le organizzazioni sindacali il ministero e tutte le istituzioni presenti, hanno avanzato per far ritirare la mobilità e avviare un confronto, per trovare una soluzione che traguardi il rilancio e la presenza in Italia. “Purtroppo non c’è stato nulla da fare”, ha spiegato Michele Paliani, segretario Uilm-Uil, “il governo, con il sottosegretario Claudio De Vincenti, ha consigliato alla multinazionale di usufruire della cassa integrazione, ma i delegati hanno confermato che c’è un esubero strutturale da gestire e quindi è necessario utilizzare la mobilità. Se entro 75 giorni dall’apertura non verrà trovata alcuna soluzione per i 500 dipendenti in esubero, di cui 17 marsicani, scatterà la mobilità”.